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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 258

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Roggio Calabria 33
   Dopo breve tratto vi è il Comizio Agrario (fig. 7), ora trasformato in giardino pubblico, ricchissimo di piante e di aiuole all'inglese, ove i cittadini, nella stagione estiva, passano ore deliziose, allietati dai concerti musicali, che sono alternati dalle bande cittadina e militare.
   Proseguendo pel suddetto corso Garibaldi, e proprio nel centro, s'incontra la piazza, che prima del 18C0 era denominata dei Gigli e vi sorgeva la statua equestre in marmo di Ferdinando I di Borbone, eretta nel 1816, quando Reggio fu elevato a capoluogo di provincia. Questa statua, opera dello scultore napoletano Angelo Solari, fu abbattuta in un momento di furore popolare nell'agosto 1860. Caduto il governo dei Borboni, Reggio, che ha una gloriosa pagina nel risorgimento italiano, alla piazza suddetta sostituì il nome di Vittorio Emanuele ed alla statua un monumento simbolico rappresentante VItalia (fig- 8), col braccio destro poggiato ad una spada e col sinistro, disteso in alto, tiene una corona d'alloro che porge ai suoi figli caduti per la libertà. La statua, in marmo bianco di Carrara, è opera del calabrese La Mussa; e le iscrizioni al basamento ricordano i martiri reggini che caddero vittima del furore borbonico. Su questa piazza, adorna d'alberi e d'aiuole, suonano anco le bande musicali.
   Lungo la via Cavour s'incontra la piazza omonima di forma rettangolare, in mezzo alla quale sorge la statua in Fjc, G
   marmo del patriottico e benemerito Regglo Calabria: Monuménto a Giuseppe Garibaldi cittadino Federico Genoese, il quale de- (da fotografia Sergi).
   stinò parte del suo ricco patrimonio
   per dotare d'acqua potabile la città e per opere d'istruzione pubblica e di beneficenza.
   Vi sono altre piazze minori; e merita d'essere ricordata quella del Castello, unico monumento d'antichità che esiste dell'antica Reggio. Esso trovasi nella parte più alta del centro abitato. Serviva di baluardo ai Greci dominanti in Calabria contro i Saraceni dominanti in Sicilia. Le due torri, che ancora esistono in buono stato, furono rialzate da Ferdinando d'Aragona nel 1458. Il castello servì più volte di rifugio ai cittadini contro le scorrerie dei pirati, ed ora è adibito a caserma della brigata d'artiglieria (fig. 9).
   EDIFIZI SACRI
   Cattedrale di Santa Maria dell'Assunta (fig. 10). — Sorge avanti una piazza denominata del Duomo sul corso Garibaldi ; sulla facciata si legge la grande iscrizione Circum legentes devenimus Regium dell'apostolo San Paolo. È un edilizio d'antica costruzione, incendiato e quasi distrutto nella turchesca invasione, fu rifabbricato nel 1580 dallo
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