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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 258
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l'arte Quarta — Italia Meridionale
pel suo profumo, in Italia ecl all'estero. I sentieri eli campagna su per i colli sono segnati da lunghi filari di agave americana.
È difficile immaginare un passatempo più dilettevole d'una passeggiata vespertina estiva sulla via della Marina, nel momento in cui il sole al tramonto inette in rilievo allo sguardo le magnifiche montagne dietro Messina e l'Etna nevosa. A tutte queste prerogative che rendono bella Reggio, per invidiabile posizione ed ordinata struttura, non manca la società piacevole, la ospitalità degli abitanti ed i pubblici divertimenti.
VIE E PIAZZE
La città ha tre grandi arterie stradali parallele, cioè la Marina (denominata via Plutino e Pellicano), lunga 2 chilometri, che dalla stazione ferroviaria a sud conduce al porto, cli'è a nord di essa; — il corso Garibaldi, di una percorrenza, in linea retta, di oltre 1700 metri, che ha principio dal torrente Calopinace per la piazza Garibaldi e termina alla via Santa Lucia nella parte sud: è una di quelle vie che si può paragonare alle migliori delle grandi capitali, fiancheggiata da belli edilizi e da splendidi negozi; — e la via Aschenez, anche in linea retta, di oltre un chilometro, che dalla piazza del monumentale castello va a congiungersi con la strada Reggio-Campi, che gira in altura la città, e, dominando il mare per lungo tratto, si estendo fino alla parte montuosa del Comune.
Vi sono altre vie secondarie, anco parallele alle tre grandi arterie suddette, le quali sono orizzontalmente intersecate da vie larghe, tutte lastricate, che dall'Aschenez scendono al mare.
Fra le piazze va annoverata principalmente quella avanti la stazione ferroviaria, posta a sud della città, sul prolungamento del corso Garibaldi, della superficie di 1200 metri quadrati, in forma rettangolare, fiancheggiata di alberi ombriferi e adornata di aiuole. Nel centro di essa sorge la statua di Garibaldi (fig. G), in atto che incita la soldatesca alla vittoria, opera pregevole del Larussa. Fu solennemente inaugurata il 7 giugno 1885, festa dello Statuto, ed alla piazza fu dato il nome di Garibaldi.