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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 258
Provincia di Reggiti Calabria
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Le indagini geologiche dei dotti e le testimonianze degli antichi scrittori, tra i quali lo stesso Virgilio, ci inducono a credere che l'isola siciliana sia stata disgiunta in tempi preistorici dal continente da un potente e tremendo cataclisma. Quindi niente di più naturale che il tentativo di congiuncerci in modo stabile all'isola, e ciò tanto piìi perchè le esigenze della vita odierna chiedono una prontezza di comunicazioni che certo il tempestoso stretto di Messina non permette.
11 nuovo mezzo di congiungimento è una delle tante applicazioni ideate dall'esimio professore Legnazzi, e incarnate dal compianto ing. Federico Gabelli, quello cioè dell'elicoide. Infatti, il Gabelli seppe trarre profitto dall'applicazione che dell'elicoide aveva fatto il prof. Legnazzi nella lunga e comoda rampa della torre storica di San Martino della Battaglia, ideando una galleria sottomarina, che, dopo lunghi ed accertati studi sulla profondità del mare e la natura del suolo, si venne a determinare secondo la direzione che, partendo da San Giovanni di Cannitello ai piedi delle storiche montagne d'Aspromonte, giungesse al piano degli Inglesi in Sicilia. Due pozzi del diametro di 800 metri e con lo sviluppo di tre chilometri e una pendenza del 32 per mille, sarebbero il mezzo di comunicazione. Questo tunnel tornerebbe certo più vantaggioso di qualunque ponte sospeso, che, per la sua straordinaria lunghezza, non resisterebbe all'urto (lei venti che dominano lo stretto di Messina.
Ben sarebbe dunque desiderabile che l'Italia, sì negli antichi che nei nuovi tempi, celebre per civili costruzioni, oggetto di ammirazione agli stranieri, volgesse le sue cure anche a questo problema e, dove lo consentissero le sue condizioni economiche, prendesse in considerazione il grandioso disegno. L'abbraccio dell'Italia con l'isola (simile alle isolette dell'Aleardi che si guardati sempre e non si toccan mai), sarebbe fecondo di nuovi vincoli fra gli Italiani al di qua e al di là dello stretto di Messina, e in pari tempo sarebbe scaturigine di vantaggi economici e commerciali, la cui tioridezza è in diretto rapporto con la rapidità e certezza dei mezzi di comunicazione.
Territorio e prodotti agrari. — Il territorio della provincia di Ileggio Calabria è occupato in gran parte dal gruppo dell'Aspromonte, termine della catena apeùninica, il quale va declinando a grado a grado sino alla spiaggia del mare, schiudendosi in piccole valli. Verso ovest si adegua in pianure alquanto spaziose e lunghesso le coste si frastaglia nei molti e rinomati promontori e capi che abbiamo or ora descritti.
La porzione della provìncia occupata dalle montagne vien ragguagliata a 193.153 ettari, quella delle colline a 130.735 e quella pianeggiante a 68.300; i 212 ettari circa rimanenti sono terreni sommersi.
La situazione e la qualità del terreno della provincia di Pieggio Calabria mal si confanno alla pastorizia ed alla grande coltura dei cereali; ina abbondanti per contro sono i raccolti dell'olio e degli agrumi, fra i quali il cedro, della foglia di gelso e delle castagne. Da Bagnara a Reggio ridente e deliziosa è la costa e le campagne sono tutte vestite di viti, gelsi, aranci, limoni, cedri e alberi da frutta di ogni sorta. Un prodotto speciale è il bergamotto, il quale fiorisce lungo la costa amena che sten-desi dal capo Sparavento alla torre di Cavallo. Mediocri gli olii, che adoperatisi perciò nell'industria e nell'illuminazione piuttostochè nell'alimentazione. Diffusa assai la gelsicoltura, sì che prima della malattia del baco la produzione serica ascendeva a circa 1.400.000 chilogrammi. Abbondante il vino, principalmente nel circondario di l'almi ; ma i vini più squisiti sono quelli di Pellaro, di Ardore, di Bovalino e di Gerace, ove fabbricansi i cosidetti vino Greco e lagrima di Gerace. Non molto estesi i boschi, dai quali si estrae pece, carbone, tavole, legname da costruzione, che smerciansi ki gran parte a Reggio. Assai numerosi i greggi sparsi nei tre circondari; la lana che se ne ricava è ordinaria e adoperasi a tessere panni contadineschi e in altri usi domestici.
Minerali. — Non mancano nella provincia i minerali utili: miniere di carbon fossile di Agnana Calabra, cave d'argilla in vicinanza di Reggio e miniere di ferro a Vaiamoli