Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincia di Napoli', Gustavo Strafforello

   

Pagina (437/475)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (437/475)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Napoli
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 450

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Pozzuoli
   413
   Fig. 229. — Pozzuoli (Dintorni) : Tempio di Giove Serapide,
   sedici colonne corinzie di marino africano, parte delle quali furono trasportate nel teatro del palazzo reale di Caserta e parte nel Museo Nazionale di Napoli. Fra i piedestalli che rimangono tuttora son piccoli vasi cilindrici con scanalature spirali clic credcsi servissero di recipienti delle acque lustrali o del sangue delle vittime.
   Vi si accedevapcrquatlrogradinate nei quattro lati dell'edilìzio e in due di esse veggonsi anelli di bronzo per legarvi, credesi, gli animali clic immolavansi come vittime nei sacrifizi. Nel pavimento inclinato verso il centro era una pietra
   perforata per lo scolo del sangue. In quest'area ili rinvenuta un'ara rettangolare con allato un canale.
   Dinanzi alle grandi colonne del pronao erano piedestalli per statue ed altri più piccoli erano collocati fra le colonne del porticato.
   L'edifizio ha, in tutti i punti essenziali, una disposizione identica a quella dell'Iseo in Pompei e del Serapeo di Alessandria, qnal fu descritto da Rufino ueW'Hislovia 'Mccìesinslim. In due iscrizioni trovate sui piedistalli davanti alle colonne centrali del pronao e rifercutisi ai restauri di