37-2 Parte Quarta — Italia Meridionale
grande riputazione per le malattie interne insieme ed esterne. Internamente si lisa con profitto contro la dispepsia, la gotta e le ostruzioni intestinali ed esternamente contro le affezioni reumatiche, la scrofola e le malattie cutanee.
Le due sorgenti fredde, dette Acqua dei Lipposi e Acqua Media, contengono a un dipresso le medesime sostanze &&WAequa dell'Antro, con gas acido carbonico; ma per la loro bassa temperatura sono poco in uso. L'Acqua dei Lipposi è adoperata contro le malattie degli occhi. L'Acqua Media ha fpialclie analogia con quella di seltz.
BILANCIO
11 bilancio preventivo del Comune eli Pozzuoli, pel 1895. dava i seguenti risultati: Attivo Passivo
Entrate ordinarie . . . , , L. 31-9,137.49 Spese obbligatorie ordinarie . , L. 254,708.59
Id. straordinarie .... » 250. -- Id. straordinario » BS,S88.33
Partite di giro...... » 57,092.00 Spese facoltative......» 28,408.—
Movimento di capitali .... » 27,322.57
Partite di giro. ..... » 57,692. 00
Totale L. 107,080. 15 loluk L. 407,080.15
Dintorni di Pozzuoli,
Ma più forse della città sono rinomati pei loro antichi monumenti i dintorni eli Pozzuoli, di cui daremo qui una rapida descrizione, a far capo dal
Serapeo o Tempio di Giove Serapide (fig. 229). — Vi si arriva per un sentiero a destra all'estremila occidentale della città ed ali ingresso sta scritto : Bagni e Tempio di Serapide.
L'eruzione di monte Nuovo, nel 1538, già da noi descritta, distrusse un ameno paesello detto Tripergola, presso il quale era vi una e asina reale abitata da Ladislao e da Giovanna I, detta dai paesani Casa della Begina. Dopo l'eruzione furono trovate tre sorgenti: una calda e salsa innanzi alla Casa della Regina; un'altra, 250 passi verso l'incendio, dolce e fresca, e la terza sorgente più vicina al fuoco, la quale come un fìumieello corre al mare. Codeste rovine sono quelle, che vanno ora sotto il nome di Serapeo.
Don Pedro di Toledo, che edificò un palazzo dopo l'eruzione su quel che era probabilmente il luogo della suddetta Casa della liegina, non tentò trarli in Ilice le rovine le quali rimasero, dopo la sua morte, dimenticate. Quando il pa-lazzo Toledo fu convcrtito nel 1150 in quartiere furono vedute le punte di due colonne spuntar di mezzo agli sterpi e ai roveti. Il risultato fu la scoperta di un edilizio ricco di decorazioni marmoree e con tale un'abbondanza di scolture infrante da suggerire l'idea che esso fosse il deposito generale delle rovine e dei frammenti di tutti i tempii della città quando furono soppressi gli edilizi pagani.
L'edifizio si compone di un atrio quadrilatero circondato di camere con nel centro un tempio circolare. La corte è Innga ni. 12, larga m. 30 e il suo ingresso principale è nel lato sud-ovest
prossimo al mare per una porta con un passaggio centrale, e due laterali formanti una specie di vestibolo sorretto da sei pilastri.
La corte era t inla internamente da un porticato con quarantotto colonne, parte in marmo e trentadue camere-Ile di cui sedici avevano l'accesso dalla corte e sedici dì fuori, senza alcuna comunicazione apparente coli interno. I residui di scale attestano che sopra queste eauierelle era un completo appartamento. Quelle negli angoii del lato norl-est sono due olle più grandi delle altre, hanno canaletti nei muri per la conduttura delle acque e sono circondate da sedili marmorei sorretti da delfini. Quando furono scoperti erano rivestiti di marmo. -
Fra le due camere grandi il muro dell'edilizi! è incavato sì da formare una nicchia serai-circolare. Dinanzi ad essa era un pronao con sei colonne corinzie e due pilastri che, da!! scolture infrante rinvenute vicino, par sorreggesse un fregio riccamente decorato e fosse la parte più eccelsa dell'edilìzio.
Tre delle suddette colonne son sempre erette, composte di uu solo masso di cipollino, alte m. 12: una di esse è screpolata nel mezzo, le altre sono intiere. Le allre ire colonne giacciono infrante a terra. La corte stessa ha un pavimento marmoreo e sotto di essa, alla profondità di circa un metro, fu scoperto un pavimento più antico in musaico con sotto un canale per trasportare l'acqua delle sorgenti.
In mezzo alla corte sorgeva una rotonda o tempio circolare circondato da un peristilio di