Pozzuoli
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La data della costruzione di questo celebre Molo non è nota, ma esso i anteriore al fermo al secolo II, posciachè un'iscrizione, pescata nel mare nel 1575 e conservata sopra la porta di Pozzuoli, rammenta il suo restauro per Antonino Pio, conforme una promessa fatta da Adriano.
Chiamasi codesto Molo il Ponte di Caligola, da un erroneo supposto che fosse connesso al ponte di barche attaccato, come si esprime Svetonio, ad Pateolanas Moles, per formare una continuazione della via Puteolana a traverso il golfo di Baja o, come afferma Dione Cassio, a Bacoli. Per costruire questo ponte Caligola s'impadronì di tutte le navi che vennegli fatto rinvenire in tutti i porti d'Italia, la quale si trovò ridotta per tal modo alla fame per mancanza di bastimenti per l'importazione granaria. Svetonio descrive la pompa e le orgie all'inaugurazione di questo ponte di barche ; le processioni fastose in cui Caligola lo traversò un giorno a cavallo indossando la corazza di Alessandro e, il dì vegnente, in una biga recando seco il giovine Dario che i Parti gli avevano dato in ostaggio. Taverne e botteghe furono erette ad intervalli lunghesso il ponte per gozzoviglie popolari, mentre le luminarie sui colli circostanti illuminavano il golfo come di pien meriggio.
Ma, nonostante codesto sfarzo, il ponte di barche par fosse una struttura temporanea ed effimera, la quale non sopravvisse al capriccioso tiranno che la fece costruire.
I suddetti piloni del molo offrono allo sguardo alternazioni di abbassamento sotto il livello del mare e di successivo innalzamento sopra di esso.
CANTIERE ARMSTRONG e INDUSTRIE DI POZZUOLI
La ferrovia Cuinana costeggia, dopo d'aver varcata una piccola galleria, i cantieri Armstrong, fondati, coll'appoggìo del Governo italiano, per la fonderia dei cannoni, ecc. — una specie di succursale della grande officina di Newcastle in Inghilterra del celebre sir G. Giorgio Armstrong, inventore del cannone che porta il suo nome. Vi si osserva un lungo molo in legno ed a sinistra è una bella veduta indietro di Pozzuoli.
Oltre all'agricoltura ed alla pesca gli abitanti di Pozzuoli danno opera a molte altre industrie, fra le quali primeggiano le costruzioni navali, le cave dì pozzolana e di bianchetto, le fabbriche di calce, di carrozze, di cremore di tartaro, di paste alimentari, ecc. In Pozzuoli havvi pure una Banca Puteolana ed una Cassa di credito operaio.
ACQUE e BAGNI MINERALI
Oltre. VAcqua dei Pisciarelli e la Stufa di San Gei-mano, di cui già si è detto più sjipra, Pozzuoli va rinomato per altre acque termali.
Giova premettere che gli antichi eressero in Pozzuoli piscine e tenne magnifiche, di alcune delle quali rimangono ancora gli avanzi. Oltre quella di Serapide erano celebri le terme di Diana e di Nettuno, a breve distanza dall'anfiteatro. La terma di Diana era una sala per bagno fresco, di fonila quadrata esternamente e rotonda nell'interno; e quella di Nettuno, situata sull'alto del colle e prospiciente il mare, aveva mura gigantesche ed era divisa in più parti parallele, alcune delle quali scendevano a scaglioni giù per la collina. Sotto il boschetto della villa del principe di Cardito era il Bagno Ortoclonico ili gran voga nei secoli scorsi e i cui condotti portarono acque caldissime sino agli idtirai del secolo XVII.
Più al basso di quella di Nettuno ora la torma delle Ninfe, secondo alenili, e di Giove Serapide, secondo altri ; di essa toccheremo più avanti. Al presente tre sono le acque minerali di Pozzuoli, una calda e due fredde. La prima addiinandasi Acqua dell'Antro, come quella clic sgorga da una piccola caverna. È una corrente chiara e copiosa, della temperatura di circa 41° C., variante leggermente secondo le stagioni. Contiene carbonati di soda, calce, magnesia e ferro; solfati di soda, ili calce e muriati di soda, calce, magnesia ed allume; il carbonato di soda ò in eccesso. È in