Circondario di Pozzuoli
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Fig. 222. — Castello di Uaja e Tempio di Venere (da fotografia Mauri).
circuiscono il golfo a ovest e terminano nel promontorio di Miseno scendono al mare digradando e sull'estrema punta di uno di essi il castello di liaja (fig. 222) torreggia sopra la spiaggia. La quale ristretta dai precipizi circostanti in piccolissimo spazio presenta gli effetti dell'azione vulcanica alterante il livello relativo del mare e della terra.
Quando i patrizi romani affollavansi a quella spiaggia appropriandosene ogni angolo per la costruzione delle loro ville, divenne necessario supplire alla mancanza di spazio sulla terra edificando nel mare, e lo attesta Orazio nell'ftóe xvin del 2° libro :
A far incider marmi hai voglie intese, E quasi sol cortese Morte perdoni alle delizie e agli agi, Quando aprir dèi la tomba alzi i palagi. Al mar che a Baja intorno
Mormorando sen va di tua follia De la terra non pago allarghi il li lo, D'ogni ragione a scorno Del cliente al confìn tua tirannia Trascende avara il limitato sito.
Queste costruzioni sono ora sott'acqua colmando la spiaggia di rovine che hanno danneggiato la sicurezza dell'ancoraggio. Percorrendo la costa in barchetta molte se ne veggono sotto l'acqua e in un luogo si passa sopra una strada lastricata che si addentra più di in. GO nel mare, il che prova clic l'uvvi anche abbassamento di tutta la regione.
Nei tempi antichi non è fatta menzione di una città di nome Baja, ma il suo porto andava rinomato da tempi remoti e credesi derivasse il nome da Bnjo, uno dei compagni ili Ulisse clic vi fu seppellito. Ma essa non divenne un luogo rinomato se non allorquando vi accorsero i doviziosi ed effeminati patrizi romani attratti, sul cadere della Repubblica, così dalla bellezza incantevole della sua situazione come dall'abbondanza e varietà delle sue acque termali
La prima gran ferma che vi s'incontra è il eosiiletto Tempio di Diana (fig. 223) in cui, dagli scavi lattivi nuovamente, scoprironsi le traccio dell'acquedotto, del calidario e delle gallerie sotteirauec. L ingresso della Rotonda andava ornato di colonne, ed e quindi evidente che le quattro nicchie semicircolari erano le scale ove stavano sedendo e conversando coloro clic aspettavano il bagno, il quale prendevasi nel labro, o vasca isolata nel centro. Questa sala era perciò destinata ai bagni di acqua fresca. A sinistra il Tempio di Mercurio o Trmjlio (come lo chiamano i contadini), canicrone circolare