Mandamenti e Comuni del Circondario di Caslellamrnare di Stabia
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Cenni storici. — Nei primi tempi del Cristianesimo nn nucleo di Napoletani venne a porre stanza sul promontorio erigendovi, in luogo dei pagani, un tempio alla Vergine detta della Lolra od Incoronata. Da questo primo nucleo ebbe origine Massa-lubrense, la quale divenne in breve ricca e potente per la sua situazione, in un punto tanto importante della costa, e per difendersi dagli assalti dei Barbareschi costruì le torri che veggonsi ancora nei casali. Ma scadde in seguito per le lunghe guerre disastrose, quella soprattutto fra Giovanni d'Angiò e Ferdinando I di Aragona nel 1459. Massalubrense, Castellammare e Vico Equense si ribellarono per darsi al d'Angiò, ma la vittoria arrise a Ferdinando.
Massalubrense, confidando nel suo ben munito castello, volle opporgli resistenza per ben due anni, finché fu costretta ad arrendersi e Ferdinando ne espulse gli abitanti, demolì la città e non lasciò in piedi che 1 casali, i quali ebbero allora un incremento notabile. Appresso, le terre di Massalubrense, in un con quelle di Vico Equense, furono concesse In feudo, col titolo di barone, a Giovanni Sancliez, regio consigliere.
Nel 1558 Massalubrense fu invasa con Sorrento dai Turchi, i quali la posero a sacco uccidendo molti abitanti e molti traendone m ischiavitù. Nel 1G56 fu desolata sì fieramente dalla peste che vi morirono duemila abitanti e, nel 18ó8, il cholòra ne spense; duecento. Massalubrense fu il quartier generale del re Gioacchino Murat durante le operazioni del generale francese Lamarque contro gli Inglesi a Capri nel 1808.
Uomini illustri. —Vi ebbero i natali i seguenti: Fra Ambrogio Fontana, poeta valente; Costantino Pulcarelli, latinista, grecista, poeta anch'esso in lìngua latina, di cui le opere ebbero varie edizioni; il dotto matematico Aniello Turbolo; il celebre medico Marco Cangiano, e Vincenzo de Simone, .soprannominato il Virgilio Massese, medico anch'esso e in giunta buon poeta, grecista e latinista.
Coli, elett. Napoli X — Dioc. Sorrento — P2, T., Scalo mariti, e Ufficio semaforico.
Mandamento di TORRE ANNUNZIATA (comprende il solo Comune di forre Annunziata^. — Territorio lungo il mare e alle falde meridionali del Vesuvio, fertilissimo, composto quasi per intiero di sostanze vulcaniche. Clima dolcissimo, che favorisce la coltivazione degli ulivi, della vite, degli agrumi e sopratutto di ortaggi rinomati, dei quali si fa esportazione su larga scala.
Torre Annunziata (21,655 ab.). — A 21 chilometri da Napoli e 9 da Castellammare, con porto in una spiaggia pittoresca e capace di un numeroso naviglio. Vi è un ufficio di guide non solo per le vicine rovine ponipejane, ma anche per salire al Vesuvio, in via Ventidue Settembre, casa Cosco, col titolo di Agenzia delle guide del Vesuvio e di Pompei.
Oltre la chiesa antica dell'Annunziata, liavvi quella dello Spirito Santo, costruita dal De Fazio, la quale, nonostante i suoi difetti, ha belle colonne disposte ni un modo nuovo e grazioso. Prese il nome di Torre dell'Ann iniziato dalla suddetta chiesa antica, fondata nel 1319, e da una torre costruita sotto Alfonso I contro i Barbareschi, come vedremo. Grandioso acquedotto, inaugurato il 31 ottobre 1887, che provvede d'abbondante acqua potabile la città floridissima, in continuo anniento per attività industriale e commerciale. Ila inoltre un gasometro, ed alla estremità orientale del suo territorio, e precisamente accosto alle rovine pompeiane, sorge il rinomato tempio del Rosario, visitato anch'esso da numerosi forestieri.
Carlo III fondò, per mezzo di Sabbatino, nel 1758, in Torre Annunziata una fabbrica d'anni animata dalle acque del Sarno e poco lungi una polveriera, ed ora il Governo italiano vi possiede una fabbrica d'armi molto importante per l'esercito. La più importante delle sue industrie è quella delle paste con 150 fabbriche animate da motori a gas, che danno un prodotto medio annuale ili circa 360,000 quintali dì paste e pastine. Solivi inoltre 4 mulini a vapore e due grandi stabilimenti mossi