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Parte Quarta — Italia Meridionale
Napoli ; Errico e Berardo Gapece, viceré in Sicilia; Marino e Laudulfo Vulcano, cardinali; Adelario Romano, ammiraglio; Stefano Marzati, governatore di Napoli; Giovanni Della Noce, mastio di Campo; Nicolantonio Falangola, generale; Luigi Acciapaccia, maresciallo; Simone Romano, colonnello; Bernardino Falangola, capitano; Bernardino Rota, poeta; Cesare Molignano, scrittore; Amedeo Marzati, cardinale; Giorgio Sersale, coimestabile ; Clemente Galano, teologo; Antonino Sersale, arcivescovo di Napoli; Casimiro Correale, autore di 99 volumi di Lexicogrufut et reo-caldeo-biblica; Onofrio Gargiulli, letterato.
Culi, elott, Napoli II — Dioe, Sorrento — P2, T., Str. ferr. e Scalo marittimo.
Massalubrense (8185 ab.). — Questo Comune era capoluogo del mandamento omonimo, soppresso per effetto della legge 30 marzo 1890 ed aggregato al mandamento giudiziario di Sorrento. — Trovasi a 120 metri d'altezza, sopra un altipiano presso il mare e terminante nella punta detta Capo Corba, mentre il nome di Capo di Mussa si dà al ben definito promontorio che chiude il golfo di Massa a nord-est e sul quale congetturasi sorgesse il tempio di Giove, nel luogo detto ora Melazsano, e poi quello (li Giunone. Nel seno seguente era il tempio di Trivia e a Santa Maria della Lobra quello delle Sirene. L'isoletta rocciosa detta la Yervece (alta 11 metri) giace quasi in mezzo ai suddetti due Capi.
Massa, cosidetta da pehio Massa, liberto di Nerone, che vi aveva una villa, contiene alcune reliquie del suo periodo romano nei ruderi di un acquedotto e di altri edilizi, lungo la strada che scende alla Marina, e la chiesa di San Francesco credesi occupi il luogo del suddetto tempio di Giunone. La cattedrale ha un bel campanile staccato e nella sagrestia veggonsi ritratti dei vescovi del secolo XV. La rocca è un fortilizio diruto sul colle a ovest della città, d'aspetto pittoresco in sommo grado. Il Collegio dei Gesuiti fu trasformato, nel 1S32, in quartiere militare. Una rampa ripidissima, ma ben lastricata, conduce alla Marina. Nel predetto Capo di Massa a ovest sorge un'alta torre quadrata.
Massalubrense va debitrice in gran parte dell'aria salubre che vi si gode alle sue grandi piantagioni di limoni, a scogliere, ad assortire ed incassare i quali (làmio opera molti dei suoi abitanti dei due sessi. 11 legname per fabbricar le casse, che ha da esser pieghevole per cedere alla pressione dei limoni, viene dall'America e anche da Trieste. La maggior parte dei limoni, coin'anco i più belli e i più scelti, si spediscono in America, e in Inghilterra quelli di qualità inferiore. Dall'America arrivano espressamente a Sorrento i vapori per. esportarli e durante i mesi estivi un vapore è sempre all'ancora nel golfo di Sorrento, aspettando il carico di limoni che arriva in grosse barche peschereccie da Massalubrense, la cui popolazione, dal proprietario più ricco al più povero contadino, si può dir che viva sulle piantagioni dei limoni.
Il passaggio più breve all'isola di Capri (circa IO chilometri) compiesi dalla marina di Massalubrense, ove sono sempre in pronto le barche. Da Massalubrense una bella strada conduce a Termini (350 in.) e in due ore e mezzo alla punta Campanella, l'antico Fromontorium Minervae, che forma l'estremità meridionale del golfo di Napoli
il Gonzaga, ovvero del piacere onesto, dialogo; Dialoghi e discorsi intorno a quistioni amorose, agli idoli, alla cortesia, .ecc.; Apologia in difesa della Gerusalemme liberata; Risposta alla lettera di Bastiano de1 Eossi; Parere sopra il discorso di Lombardelli; Il Manso, ovvero delVamicizia ; Discorsi sull'arte poetica, sul poema eroico; Dialoghi c discorsi intorno alla poesia toscana ed altri argomenti ; Lettere famigliari; Lagrime di Maria Vergine, poema; Dell'ammogliarsi, piacevole contesa fra i moderni Tassi, Ercole c Torquato; Discorso, in cui si ha notizia di molli accidenti della sua vita; Il Montolivcto, poema; Dialogo delle imprese, delle sedizioni di Francia. — Dalla semplice numerazione di queste opere si scorge quanto fosse operoso 1 intelletto di Torquato.