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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Napoli
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 450

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondano di Castellammare di Stabia
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   Fig. 220. — Sorrento (Dintorni) : Convento del Deserto (da fotografìa BnoGi).
   staccare una barca per visitare alcune rovine a Crapolla, recesso selvatico e pittoresco nelle montagne, a circa cinque chilometri più oltre a est. Vi si gode di una bella veduta delle isole di Vivaro e delle Sirene. Granella può aver derivato il suo nome da un'ara Apollonìs cbe sorgeva nei dintorni. Presso al punto di sbarco sono rovine di muratura reticolata con un pozzo nel centro ed alcune vestigia di un acquedotto. Sopra un precipizio vicino, ma più ili alto, son le rovine della chiesa di San Pietro e del suo piccolo convento. La chiesa e nello stile della basilica romana, essendo le otto colonne che separano la navata di mezzo dalle laterali, rilegate insieme da una serie d'archi. Di codeste colonne, ora atterrate e infrante, sei sono di marino greco e due di granito, e non v'ha dubbio ch'esse furono tolte da un tempio antico. Le mura esterne sono formate in parte di rozzi vasi di terra rassomiglianti a quelli del circo di Romolo in Roma, e furono introdotti per diminuire il peso dell'edilizio. L'interno serba sempre traccie di dipinti. Un'iscrizione nel muro ad ovest rammenta i restauri della chiesa, nel 1490, compiliti da certo abate Bartolomeo.
   Isole delle Sirene. — I volonterosi pedestri possono far ritorno da Crapolla a Sorrento salendo a Torca e a Sant'Agata, ma la via è aspra e scoscesa. A Crapolla si può avere una barca per Merano e da Crapolla si può andare alle Isole delle Sirene (Insitlae Syrenusae e Sijrenum Scoprii di Virgilio), ora denominate Li Galli, nel qual nome alcuni archeologi hanno ravvisato un'allusione alle forme date alle sirene dagli antichi poeti e scultori, mentre altri con maggior probabilità le considerano come una corruzione di Guatilo, nome di una fortezza presa da Giorgio di Antiochia durante la guerra di re Ruggero con Amalfi nel 1130 e creduta situata sopra una delle isole.
   Sono in numero di tre, a circa 2 chilometri dalla parte più prossima del continente, la punta Sant'Elia, a circa 8 chilometri dalla punta Campanella e a circa 18 chilometri da Amalfi. A mezza via fra esse e Crapolla è uno scoglio detto Scoglio di Vivaro, alto 36 metri. Strabone le descrive e ritiene probabile che esse abbiano formato parte del promontorio Sorrentino prima che ne fossero divelto da qualche grande cataclisma.
   48 - I.a Pntrln, voi. IV.