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Parte Quarta — Italia Meridionale
all'ingresso della strada moderna (fig. 218), a traverso la città antica. Della casa del Tasso ¦sdorisi i ruderi nell'albergo Tramontano, ma esiste ancora il palazzo di Cornelia Tasso, ove il poeta abitò nel 1577, con iscrizioni marmoree nel cortiletto del 1015. Nel medesimo anno 187U fu anche atterrata la porta Sant'Antonino all'estremità sud, col busto di questo santo vescovo, il quale vuoisi salvasse la città bastonando di santa ragiono Sicardo, principe di Benevento, che era venuto ad assediarla nell'83G.
È ben noto che Sorrento, nell inverno, nella primavera e nell'autunno, è frequentatissimo dagli stranieri e sopratutto dagli Americani e dagli Inglesi. Nell'estate gli stranieri e gli Italiani vi si recano per i bagni di mare in grazia della sua esposizrone a nord. Si fa il bagno la mattina, si passa la giornata in dolce far niente e si firn giterelle verso la sera. Molti per conseguenza sono gli alberghi in Sorrento ed alcuni sontuosi.
La costa in giro va rinomata per la sua grandiosa e pittoresca parete rocciosa, che scende al mare a perpendicolo da un'altezza variante da 30 a 60 metri, con forre che mettono alle cale ove ricoveratisi le barche delle due marino.
I prodotti principali di Sorrento sono: aranci e limoni, noci, burro, vini squisiti e persino i vitelli e i maiali vanno fra i più rinomiti del golfo. Le seterie sono molto stimate e più ancora le fabbriche di tarsie, specialità artistica della città. La più elegante, in faccia al campanile del Duomo, è quella dei fratelli Gargiulo, in una casa alla pompeiana! (lig. 219), con mostre di bei lavori premiati. Anche nella strada Tasso (1) sono notevoli le fabbriche di Michel Grand ville, Gargiulo, ecc.
Dintorni di Sorrento.
I dintorni di Sorrento sono ainenissinii e molto frequentati così dagli Italiani come dai forestieri. Uscendo dalla città per la nuova strada di Massalubrense si trova a. sinistra un erto sentiero che sale sul dorso del colle alla vigna Sersale a Montecorvo, il vigneto di Cornelia Sersale, sorella di Torquato, donde si gode di una veramente stupenda veduta dell'isola di Capri, con le sue coste rocciose e frastagliate che ergonsi dalle aquae tremulum lumen di Virgilio o dal tremolar della marina di Dante.
II Capo di Sorrento è una parte cospicua della città e forma l'estremità occidentale del golfo. Si seguita per un tratto la suddetta strada per Massalubrense e poi si piega a destra in mi sentiero che conduce alla punta del Capo, tutta coperta di ruderi romani, fra i quali alcuni di bagni e di un tempio d'Ercole.
Chi ha il tempo limitato può compiere in circa sei ore la gita seguente; primo punto è il cosidetto Deserto (455 m.), già gran monastero francescano (lig. 220), ora Scuola d'agricoltura e delle arti. Sorge sopra un'eminenza dei monti dietro Sorrento, ed offre dal tetto un panorama meraviglioso (lei due golfi di Napoli e di Salerno, di Capri, del monte San Costanzo (498 m.), della pianura e città di Massalubrense, di Sorrento e dì Piano di Sorrento
Dal Deserto si va al villaggio grazioso di Sant'Agata (391 m.) e di là al Telegrafo, lungo una bella strada il cui più bel punto è ini promontorio roccioso, detto Sopra la
(1) Tasso e Sorrento son due nomi inseparabili ; il perchè ci si conceda qui una digressioncella. Il grande Torquato vi nacque in una casa che fa ora parte AAVAlbergo Tramontano, 1*11 marzo 1544, da Bernardo Tasso di nobil famiglia bergamasca (autore del poema Amadigi) e da Porzia de'Rossi e vi tornò nel 1577 dopo sette anni di carcere in Ferrara, Ei s'imbarcò, travestito da pastore, a Gaeta e giunse al levar del solo in Sorrento, ove viveva in vedovanza la sua sorella diletta Cornelia che aveva sposato Marzio Sersale, nobile cavalier sorrentino. Trovatala sola, ei si spacciò dapprima qual messaggiero del fratello e le fece una narrazione sì straziante de* suoi patimenti ch'ella ne svenne. Riavutasi, ei le si diede a conoscere esigendo la promessa che essa non avrebbe rivelato il segreto che ai suoi due figli. Antonino ed Alessandro ; i vicini crederono cli'ei non fosse che un suo cugino bergamasco.