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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Napoli
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 450

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   37-2
   Parte Quarta — Italia Meridionale
   Fig. 216. — Sorrento: Veduta della spiaggia (da l'olografia).
   della Itosa Magra, clic fu riattata da Antonino l'io c serve sempre di serbatoio al nuovo acquidotto inaugurato nel 1892. Nell'antico sepolcreto furono trovati vasi dipinti, fra i quali uno col nome del padrone, Cargilo; ed ultimamente alcuni altri con disegno di un banchetto d'uomini e donne, animato da balli; com'anco un deposito di monete di Massilia (Marsiglia), delle Gallio e delle isole Baleari, il che attesta l'antichità e la estensione del suo commercio.
   B Duomo, a quattro minuti di distanza dalla piazza Tasso, è un vasto edifizio con marmi antichi nell'atrio e porta ben decorata da un bassorilievo, che vuoisi appartenesse ad un tempio di Apollo. Nella prima cappella a destra v'è un Cristo con ornati, della scuola del Sansovino; a destra e a sinistra i Dodici Apostoli, del 1300. Sotto il pulpito, la Madonna con San Giovanni e la Maddalena, di Silvestro Buono, ridipinto. 'Dirimpetto, nella parete sinistra, la Madonna con Santi, attribuita allo Zingaro. Di qua del Duomo, noi suo campanile isolato sul Corso (fig. 217), sono colonne antiche con sopra ornati negli archi. Il baldacchino della cattedra vescovile è sorretto da due pilastri marmorei rinvenuti nelle rovino. Notevole anche un pulpito costruito nel 1573.
   Fra le altre chiese merita menzione quella di Sant'Antonino, patrono di Sorrento. Delhi sue tre navate quella di mezzo è sorretta da colonne granitiche rivestite barbaramente di mattoni intonacati. Ai due lati dell'aitar maggiore, di fini marmi, arnml-ransi due dipinti di Giacomo del. Po, rappresentanti Y Assedio della città per Giovanni Grillo mi 1018 e la Peste del 1656. Nella sagrestia, una Madonna della Purità, bei lavoro di pennello del 500. Ammirabile è la piccola porta di stile bizantino.
   Un'altra chiesa (ora privata) è quella di San Vincenzo e in antico di San Giorgio, già dei Gesuiti, con a sinistra entrando il monumento in bronzo del pittore russo