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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Napoli
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 450

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Caslellamrnare di Stabia 367
   l'asciuttezza e salubrità del suolo, la mitezza e la relativa egualità della temperatura, un giusto grado della umidità dell'aria, una costante e moderata ventilazione e, sopratutto, la relativa assenza di polvere e la gran purezza dell'aria costituiscono i caratteri più notevoli del clima di Anacapri ; ed in conferma crescente è il numero degli stranieri che allettati dalla dolcezza del clima vengono a stabilitisi per ritemprarsi nelle pure e vivificanti aure di questo soggiorno tanto favorito dalla natura.
   Coli, elett Napoli XII - Dioc. Sorrento - P! e T. locali, Scalo maritt. a Capri.
   Mandamento di GRAGNANO (comprende 5 Comuni, popol. 28,317 ab.). — Territorio bagnato dal fiumicello Gragnano accavalciato da parecchi ponti e formante la valle omonima, non meno amena che pittoresca.
   Gragnano (13,850 ab.) — Giace a 150 metri di altezza, sul tronco ferroviario che, dipartendosi a Castellammare, viene a metter capo, dopo 5 chilometri, a Gragnano. Fra t suoi sacri editizi meritano menzione: la chiesa del Carmine con facciata rustica del 400; la chiesa del Corpus Domini, notevole perla sua ampiezza, per un dipinto di Marcò da Pino e per le porte di legno di noce intagliate sin dal 500; l'antica chiesa di San Leone, ammodernata e stuccata non ha gran tempo, con belle proporzioni della navata a vòlta e i quattro piedritti sui quali si aderge la cupola e la chiesa elegante del Rosario, nella quale ammiransi particolarmente l'altare di fini inarmi e di stile corretto e nove quadri di Giacinto Diana. Son da vedere anche alcuni bei palazzi e all'angolo dell'Incoronata un bassorilievo del 1515.
   Gragnano è circondato da parecchi villaggi, fra cui i seguenti: Caprile, su dì una altura (200 m.); Castello (260 m.), a cavaliere della valle, già unito, secondo alcuni documenti, a Gragnano e costruito credesi a difesa dai Barbari nel medioevo; Trione, sulla strada di Castellammare e poco lungi da Gragnano, appiè del monte Belvedere, con un palazzo antico in vicinanza della sua chiesa.
   Gragnano è rinomato per le sue grandi fabbriche di paste alimentari, di cui si fa una grande esportazione anche all'estero. Non men rinomati sono i suoi vini eccellenti e le sue ricotte.
   Cenni storici. — Vogliono alcuni che Gragnano sia stata fondata da Cranio, luogotenente di Siila, nell'80 av. C. ; altri invece la dicono fondata dopo la grande eruzione vesuviana del 79 dagli abitanti di Stabia, i quali, sgomenti della fine miseranda di Ercolano e Pompei, ripararono su pei monti ed adescati dalla feracità del luogo vi fabbricarono un villaggio con un tempio a Cerere, consacrandolo con due spiche e col nome di Granianus, donde il nome moderno di Gragnano. Non manca chi crede Gragnano una corruzione di Guarano, nome del monte alle cui falde è situato, e gli scrittori antichi gli danno infatti il nome di Guaranum.
   Uno scoscendimento del monte Bagnulo distrusse, nella notte dal 19 al 20 gennaio 1764, le case che formavano il rione del Bagnulo in un con la chiesa della Madonna di Loreto, seppellendo quarantadue persone sotto le rovine.
   Coli, elett. Castellamm. di Stab. — Dioc. Castellamin. di Stai», — P*, T. e Str. ferr.
   Agerola (4164 ab.). — Questo Comune, già capoluogo del soppresso mandamento omonimo, fu, per effetto della legge 30 marzo 1890, incorporato al mandamento giudiziario di Gragnano. — Agerola trovasi nel mezzo di un altipiano fra i monti, a G50 metri dal livello del mare e vi si va da Gragnano lungo una strada di circa 10 chilometri. La strada sale lentamente contornando il monte Pendolo e vi si ammirano belle vedute indietro sul golfo di Napoli, il Vesuvio col monte Somma e la pianura di Nola. Il primo villaggio importante è Rimonte (che ritroveremo più avanti), donde si sale in 20 minuti all'antico convento domenicano di Belvedere (540 in.) e in mezz'ora alla cima del suddetto monte Pendolo (GO0 in.) con vaga prospettiva. Più lungi, salita fra il monte Crei aro (878 m.) e il monte Latta.ro (i Moutes Lactarii degli antichi, così