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Parte Quarta — Italia Meridionale
Grolla Milromania (fig. 213) o Grolla di Mitra (il Dio del Sole nell'antica religione persiana). — Poco lungi da Santa Maria del Soccorso si scende in questa grande e niaravigliosa grotta Magnimi Milhrae anlrum, già creduto un tempio di Cibcle, madre degli Dei (l'equivoco venne da Mairi» antrum per Milhrae anlhrum). E larga ni. Ile profonda 111. 30 con antiche opere murarie. Vi fu trovato un bassorilievo mitriaco, ora nel pianterreno del Museo nazionale di Napoli, cosi descritto dal precitato dottor Giraldi, primo esploratore delle antichità di Capri. « Un contadino mi ha fatto vedere un bassorilievo antico di buona mano scolpito sopra una tavrla di marmo di quattro piedi incirca di lunghezza sopratre di larghezza. Il soggetto è un loro sopra di cui stava un giovane che, tenendolo per le corna, gli rovescia la testa indietro. Un altro giovane lo batte sul dorso ed il terzo gli marcia avanti colla fiaccola in mano ; un cane gli morde il petto ed un serpente gli punge i fianchi ed uno scorpione le parti pudende. Nell'alto del pavimento si vedono due medaglioni in cui sono ^Colpite le teste del sole e della luna ».
Un altro scrittore napoletano, Giulio Cesare Capaccio di Campagna, segretario della città di Napoli (1500-1031), parla a lungo del culto del Dio Mitra c dei suoi misteri in Napoli e ricorda un altro bassorilievo mitriaco clic vedovasi a di suoi presso l'Annunziata senza alcuna iscrizione. Tre iscrizioni inoltre, una greca e due latine porgono testimonianza del cullo di Mitra, annoverato anche da Stazio fra le deità di Napoli. Non v'ha dubbio perciò che l'Antro dì Mitra a Capri servi al culto e ai misteri di quest'antichissimo Dio persiano.
Arco \alurale (fig. 213). — Tornando indietro,e meglio sui terrazzi in alto sulle roccie, si arriva in 10 minuti mArco Naturale, superba porta aperta dalla natura nella roccia fra una selva fantastica di punte rocciose. Giù al basso il mare tinto in nero con intorno scogli di un color rosso-bruno e sopra il mare in magica cornice il capo di Minerva e le montagne costiere di Amalfi e Salerno.
Castiglione. — Castello clic innalzasi a sud-ovest dalla cittadella di Capri da cui si sale in uri quarto d'ora partendo dalla piazza per un sentiero con belle vedute di Capri, della Certosa, dei Faraglioni, di Punta Tragara, del Telegrafo, del Salto di Tiberio e della villa Tiberiana. Anche dall'antico castello godesi lo stupendo panorama dell'isola e del mare. Nella spiaggia sotto Castiglione è una bella grotta rocciosa, detta Grotta Capelvenere, dall'erba medicinale Capelvenere (Adianlum) clic vi si raccoglie e di cui si fa commercio.
(ìrolla Azzurra (fig. 214). — Immensa caverna marina a cui si va dalla Marina Grande a metà strada fra questa c la punta di Vitareto, estremità nord-ovest dell'isola. Ila fama mondiale ed è visitata continuamente dai forestieri. Suol dirsi comunemente che la Grotta Azzurra rimase sconosciuta sino al 1822 quando fu scoperta da due Inglesi o più veramente da un pescatore dell'isola detto Ferrara, il cui diritto alla scoperta fu riconosciuto dal governo borbonico che gli assegnò una piccola pensione. Il vero si è che la Grotta era nota sin dal 1005, nel qual anno fu descritta dal precitato scrittore napoletano Capaccio. In seguito se ne perde la traccia e la memoria finché fu riscoperta dal poeta c pittore tedesco Augusto Kopiseh di Breslavia (insieme a Frics. nel 1820) il quale cosi ne scrisse : «Noi demmo il nome di Grotta Azzurra a codesta grotta perchè la lucè illumina dal profondo del mare il suo ampio spazio circolare. Si rimane straordinariamente sorpresi in vedendo l'acqua riempiere la grotta simile ad un fuoco azzurro e ciascun'onda rassomiglia a una fiamma. Il mattino dalle 10 alle 12 è il tempo più propizio per visitarla perchè nel pomeriggio la luce più intensa ne diminuisce l'incanto ».
La Grotta, di forma circolare e chiusa ognintorno, più lunga clic larga, dividesi in due sezioni separate da uno scoglio : è lunga m. 50, larga m. 30, alta da ni. 0 a 9 e in un punto sino ni. 12, e l'acqua vi è fonda m. 15. Più si va innanzi e più carico è l'azzurro, il quale manda vivi riflessi, nella vòlta. Il fenomeno maraviglioso è prodotto dalla riflessione quasi orizzontale della luce sopra le acque del mare che fanno nella grotta l'ufficio di vetro colorato tingendo coi loro coluri la luce che riflettono. Tutti gli oggetti clic tuffanti nell'acqua pigliano un bel colore argenteo ed il corpo di chi si getta a nuoto rende immagine di una bella statua di argento. Per abituare l'occhio al colore però ed apprezzare tutta la sua bellezza e necessario rimanere 20 minuti almeno nella Grotta, la quale Ila un ingresso di altezza minore di 1 metro si clic bisogna piegar il capo entrando, anzi proprio stendersi bocconi nella barca.