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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Napoli
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 450

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   3-20
   l'arie Quarta — Italia Meridionale
   (oro, un tigre alle prese con un cinghiale ed una leonessa con un cervo. Vedevasi quindi il Lanista o Capo dei gladiatori, circondato da essi, in atto di assegnare il premio al vincitore. Il podio andava ornato inoltre di un gran numero d'iscrizioni.
   Secondo Dione Cassio i cittadini si trovavano nell'Anfiteatro allo scoppio dell'eruzione vesuviana e credesi che ciò spieghi la scarsezza dei morti che vi si rinvennero per aver gli spettatori avuto agio di porsi in salvo. Checché ne sia, gli scheletri che si scavarono nei corridoi non oltrepassarono il numero di sei e presso di essi si raccolsero due braccialetti, due anelli ed una moneta d'oro, oltre parecchie di bronzo.
   Dal suddetto deambulacro in cima all'Anfiteatro svolgesi innanzi allo sguardo estatico un panorama maraviglioso. Dirimpetto, simile ad una grand'ara fumante, sorge grandioso il Vesuvio ; a est i monti Irpini, a sud i monti Lattarli che lasciano a nudo nel loro pendio le fertili, ridenti colline Sorrentine; a ovest il golfo incantevole di Napoli con le sue isole e tutta quella classica terra celebrata nella tradizione e nell'istoria e che non ha pari al mondo.
   A nord dell'Anfiteatro slendesi un'area quadrata detta Forum Doarium e creduta un mercato del bestiame e in vicinanza un altro recinto quadrato detto Villa di Julia Felix, scavato nel 1750 e poi di bel nuovo colmato. Essa non era però una villa, ma un doppio stabilimento balueario per uomini e donne.
   Nuove scoperte di Pompei.
   Pompei si va svelando ogni giorno. I nuovi scavi —- importantissimi •— che sono stati fatti da ultimo, hanno inesso alla luce una casa magnifica. Sono seguiti nell'isola seconda della quinta Regione. La nuova casa, di una architettura mista, è più greca che romana (fig. 203).
   Eccoci in un magnifico atrio (fig. 204). Quattro grandi colonne, di tufo di Nocera, sono finamente scolpite con scanalature e poscia rivestite di stucco. I capitelli corinzii di esse sono della stessa pietra, prima scolpiti e poscia rivestiti di stucco. Queste quattro colonne nel centro dell'atrio sono ai quattro angoli di un quadrato nel cui lato, di prospetto all'entrata, vedi una cisterna in marino bianco scolpito, un piedestallo anche in marmo bianco di forma rettangolare, e una colonnetta che forse doveva servire per la conduttura dell'acqua alimentante una fontanella.
   Dal lato destro dell'atrio si trovano quattro stanze di discreta grandezza le cui pitture ornamentali sono mollo sciupate; solo in una stanza si vede ancora un affresco che par rappresenti un Ercole con due figure di donna, ma proprio che cosa indichi non lo si può dire perche bisogna prima procedere ai nccessarii restauri. In questa stessa stanza, tutto intorno al disopra del zoccolo, vedi varie scene di pigmei. Sul lato sinistro, appena entrati, ecco la scala che metteva al piano superiore e poi alle altre stanze, non ancora interamente scavate.
   Oltre l'atrio c'è il peristilio spazioso con colonne di fusto cilindrico nella parte inferiore e prismatiche ottagonali nella superiore; anche esse sono rivestite di stucco.
   Nel mezzo del rettangolo formato dalle colonne vi è l'incanalamento per giuochi d'acqua; e tutto intorno vi sono altre stanze, fra cui una nel fondo a stucco giallo, con pitture ornamentali raffiguranti rami di fiori e di piante, nonché figure mitologiche sul cornicione.
   Bellissimi i musaici di cui sono rivestiti i pavimenti. Quello dell'atrio è tutto a pezzettini di pietre colorate alla rinfusa; nelle stanze attigue al peristilio i musaici sono o di pietre bianche formanti disegni varii, oppure di più quadroni di pietre bianche, gialle, rosse e nere a divisioni triangolari.
   In tutta la nuova abitazione non si sono trovati oggetti importanti; il più interessante è una bardatura in bronzo con testine d'argento incise, poi varii oggetti in vetro ed in terracotta. Che altri oggetti non vi siano non desta meraviglia perchè in alcune stanze dell'atrio e del peristilio si osservano quei famosi fori per i quali passarono i saccheggiatori che invasero Pompei appena terminata l'eruzione del 70.
   Nell'ottobre 1894 un fortunato caso fece scoprire a Boscoreale, presso Pompei, tutta una villa appartenente a un ricco signore, probabilmente pompeiana. Furono cosi interessanti le scoperte che non possiamo fare a meno qui di parlarne.