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l'arie Quarta — Italia Meridionale
maschera scenica in mezzo a festoni graziosi di pampini e di fiori. Nel muro in fondo al Compluvium solivi due Baccanti con tirsi. Dal tablino di questa casa fu slaccato il bel dipinto di Arianna che presenta a Teseo it gomitolo di /ile per uscir dal labirinto e quello ili Dedalo e Pani [ne, ora nel Museo. Furono lasciate soltanto sei scenette di Caccia, dei Geivii e un pavimento in musaico bianco e nero. In mezzo all'area del peristilio v:è un grande bacino circolare in istuceo e sul muro in fondo la gran caccia clic ha dato il nome alla casa.
Casa d'Orieo (o di Yesonius Primus, con la sua erma marmorea ed iscrizione latina che dice: A Primo nostro, Antero Arcano o Cassiere). — Ebbe il nome di Orfeo perché, passato il tablino, decorato di musaico bianco, trovasi un giardino elegante in fondo al quale ammirasi 1111 grande dipinto rappresentante un Orfeo gigantesco, il quale, sedute in una selva, sta suonando la lira a varii animali selvatici ammansati. All'imbocco dell'atrio fu rinvenuto, il 20 settembre del 1874, Io scheletro di 1111 cane, cui suo collarino, il quale, fedele al suo padrone, rimase vittima dell'eruzione. Appena scoperto ne fu gittate il modello in gesso clic conservasi nefMuseo di Pompei.
Nuova Fiillonica (0 Gualchiera pei panni). —- La bottega che precede l'ingresso principale ha nel centro del pavimento 1111 musaico ove leggcsi Salve con due phall: Nella specie di fossatella a destra era una macchina di pressione per cilindrare i tessuti. Nell'altro lato, tre compartinlenii di fabbrica, sotto i quali scorreva l'acqua ove forse calcando inibianchivansi le lane. L'atrio è abbellito da ima fontana sull'impluvio ove aveva ad essere una statuetta che non fu rinvenuta. Allo spalle della fontana cranvi le chiavi dell'acquedotto.
Dal tablino vassi al laboratorio con tre grandi vasche per imbianchirò le lane greggie. L'acqua vi circolava per mezzo di tubi di piombo clic veggonsi addossati alle colonne. Saliti tre gradini scorgesi un restauro diligente nel tetto rifatto sulle traccio dell'antico. In altra camera a destra del laboratorio un quadro, ora deteriorato, rappresentante Venere con in mano uno specchio tutta inlenla a rassettarsi i capelli con a fianco un Amorino che le porge la casseltina delle gioie. A destra del quadro Giove seduto.
Casa delle Tavolellc (0 del banchiere L. Caecilius Jitcundas). — Grande casa con ingresso preceduto da un piccolo vestibolo e gradino marmoreo sul cui piano è 1111 Cane 111 musaico. L'atrio è fiancheggiato da quattro cubiculi e due ale, 0 saloncini aperti, e a destra e sinistra due vani sporgenti iu botteghe rispondenti alla strada, uno dei quali era stato murato per esser troppo vicino al larario nel lato sinistro. Il qual larario è rivestilo di marmo bianco con fregio ili bassorilievi e contiene un tempietto, una tomba ed un Sacrificatore che conduce un turo per immolarlo. I lari collocavansi sui gradini che veggonsi sul piano dello stesso larario.
Tra il primo e il secondo cubicolo era collocata la cassa, dacché il proprietario della casa Cccilio Giocondo era, come abbiam detto, 1111 banchiere (Argentarius). Nell'interno della casa infatti fu rinvenuta una grande quantità di tavolette incerale (donde il nome) ossia spalmate di cera, sulle quali scriveva,si con una punta di ferro. Queste tavolette carbonizzate furono diciferate e riconosciute per quietanze rilasciate dai venditori al banchiere affinchè 'ci potesse avere dal compratore la rivaluta del danaro anticipato. Di fronte è il tablino (sala d'udienza ov'erauo ammessi i clienti) con allato 1111 pilaslrctto su cui stava l'effigie in bronzo del banchiere (ora nel Musco). 11 peristilio è circoscritto dalle colonne del porticato nel cui centro è l'aiuola pei fiori. Nel muro a destra era dipinto 1111 Boschetto con alcuni animali selvatici. Nel lato opposto una vasca sorretta da una colonnetta scanalata notevole per la leggerezza della sua forma.
11 grande salone a sinistra è ben decorato di pitture con due quadri : uno di Arianna addormentala ed abbandonata nell'isulu di Nesso da Teseo, il quale sta per imbarcarsi sulla nave, l'altro di Paride che sentenzia sulla bellezza delle tre Dee, molto guasto.
Notevole la seguente iscrizione in graffito al basso della parete destra:
Quis amat vaìeat, pcrcat qui nescit amare, Bis tanto pereat quìsquis amare retai
che si potrebbe tradur cosi:
Chi ama viva e chi non sa amar crepi, Crepi due volte chi d'amar divieta.