3-20 l'arie Quarta — Italia Meridionale
manico-a piede di capra ed una coppa dello stesso metallo;- Un gran numero di monete di 'bronzo, un bicchiere di torma curiosa ed una noce di cristallo di rocca.'
Casa del Laberinlo. — Cun due atrii, uno a sinistra, assai semplice per la servitù, l'altro a destra, assai sontuoso, poi padroni e i visitatori II primo è tuscanico, il secondo tetrastilo con belle colonne d'ordine corinzio. 11 peristilio sontuoso, largo m. 23 e lungo 27,' ha trenta colonne ; ì'Oeeo ha dieci colonne corinzie, dipinti architettonici ed uccelli nelle pareti. In fondo al peristilio è il gineceo, di cui le stanze sono ornate tutte di eleganti musaici, fra i quali uno di lavoro delicatissimo rappresentante il Iaberìnto di Greta in mezzo al quale si vede Teseo che atterra il Minotauro e le vergini ateniesi, destinate cui esser da lui divorate, nell'atteggiamento del terrore e della disperazione.
L'alriiim thuseanicum conducè alla cucina ed alle sue dipendenze e quindi al pislrimim, o •panatteria, ove son tre mulini, quattro madie, il forno in fondo e presso ad esso il luogo per impastare li pane; davanti, i Lari, Vesta e Venere Pompeiana. Si passa quindi al Hagno, con apndyterium, con fe^'daWMm elegantemente stuccato e dipinto e calida.rium con muri doppii.
Nel giardino di questa casa fu rinvenuto lo scheletro di una donna co' suoi gioielli. Aveva già superato molti ostacoli fuggendo ; ma, raddoppiando la caduta delle materie vulcaniche, nun riusci a porsi in salvo e peri miseramente.
Osteria (Thcrmopol). — Con tàberna e tre conche in terracotta incastrate nel muro, a destra il focolare per cuocer le vivande e dietro due porte, una delle quali introduce in un saloncino con dijiinti : a destra Polifemo con Galateo, a sinistra Venere che sta pescando ; sotto, un piccolo fregio con Caccie. La porta a sinistra mette in una cameretta con sei Scene di taverna.
Casa della l'iceola Fontana. — Fu scoperta alla presenza del re Francesco I. L'atrio ha due camerette per gli schiavi ed un'esedra decorala con uccelli e frutti dipinti con gran verità. Nel giardino v'è una fontana in forma di nicchia incrostata di musaici (fig.- \00) è dì conchiglie ed ornata di una maschera scenica che versa acqua in una peschiera in mezzo alla quale ergevasi una colonnetta con in cima un Gemello alato in bronzo avente sotto il braccio un cigno dal cui becco spicciava l'acqua. Appiè della colonna si trovò un'altra statuetta in bronzo di un Giovane pescatore ignudo, con in capo il berretto alato dì Mercurio, o pctaso, un cestello e una triglia appesa al braccio sinistro; immobile sopra uno scoglio'egli è tutto intento a ghermii con la lenza un altro pesce. Queste due statuette di stupendo lavoro greco aniiniransi ora nella terza sala de' piccoli bronzi del Museo Nazionale di Napoli. Accanto alla vasca ed a terra fu trovala un'altra statuetta in marmo di un secondo Pescatore addormentalo col capo incappucciato e con sospeso al braccio un cestello in cui va a frugare uri sorcio clic ha rovesciato un vaso lì presso.
Fra gli oggetti più notabili diseppelliti in questa casa ricorderemo un grazioso candelabro in bronzo rappresentante, un albero a due rami, con diselli da innestarvi due lampade, al cui tronco sta appoggiato un vecchio Sileno nudo ed ubbriaco in atto di versare vino in un corno da bere da un otre, clic stringe,'già seinivuolo, sotto il braccio. Mirabile l'espressione della testa aggravata dai fumi del vino e abbandono del corpo tremolante: quest'antico cimelio sta al paragone dell'inimitabile Fauno ubbriaco d'Ercolano. Accanto ad esso fu rinvenuto un altro candelabro con una bella sfinge e, in una stanza attigua ali esedra, due grandi braccialetti e dieci monete imperiali moro; uno specchio ovale di lavoro diligentissiino e patere con bei manici in bronzo; un fornello ossidato coperto di lapilli m ferro, nove pesi diversi in piombo sopra alcuni dei quali sta scritto da un lato eme (compra) e dall'altro habebis (avrai), piccole bottiglie graziose, una carata piena a mezzo d'acqua e tazze in vetro.
Sul muro di codesta casa fu trovata un'iscrizione, latina che suona : « Tutti i fruttaiuoli (o fruttivendoli) con Elvio Vestale chiedono che Olconio Prisco sia eletto Duumviro ». il che fa credere che la casa appartenesse a queU'O/twno il cui nome era scritto in lettere di bronzo nel Teatro, alla base della sua stalua.
Casa della (ira mi e Fontana. — L'atrio è d'ordine Ihuseankuni e in mezzo ad esso è una fontana in fornia di nicchia con in cima un frontespizio, vagamente incrostato di musaiqi e di conchiglie con maschere sceniche. L'acqua cadeva da ti c gradini in un'ampia vasca marmorea in cui si poteva prendere il bagno anche nottetempo, come attestano due maschere tragiche di marino bianco