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l'arie Quarta — Italia Meridionale
imitanti i naturali, quello di Tiberio infante, un piccolo Tritona eon una Sirena in bassorilievo; ornamento di un mobile; un bel treppiedi, candelabri eleganti, due scatole con medicinali, un anello col motto Ave, del rosso antico, un'erma di Uaeco Indiano, una statuetta d'Ercole col berretto frigio e con un cane in braccio (ora nella Collezione dei Marmi).
11 tablino sta in faccia al protiro di questa casa. Danze lacchi eh e di una grazia indescrivibile sopra la sala e due pitture del maggior merito la decoravano ai due lati. Nell'una Dejanira sur un carro che presenta ad Ercole il figlio Ilio e il centauro Nesso che l'invita a passare il fiume Eveno sulla sua groppa. L'altra rappresenta Meleagro vincitore del cinghiale Caledonìo, Alalanla e i suoi due zìi materni.
In fondo all'esedra (sala di conversazione) un giardinetto in mezzo al quale era una tavola di marmo ed una statuetta di Apollo eon la lira da cui sprizzava l'acqua. 11 triclinio è verso il giardino e il suo pavimento andava ornato del famoso, magnifico musaico rappresentante Amorini scherzosi che tengati legato con ghirlande di fiori un leone in mezzo a uno sciame di allegre Baccanti.
Fig. 195. — Pompei : Peristilio della Casa detta del Questore.
Vi si vede un tempio in cui una figura offre una libazione con un vaso sacro, il clic par riferiscasi a qualche scena dionisiaca in cui il vino c l'amore trionfano della forza. Un piccolo appartamento sotterraneo c con tre camere nel giardino doveva essere la cantina. 11 peristilio seguente è mezzo distrutto.
Casa ili Castore e Polluce. — Detta anche dei Diosewi e del Questore, la più bella e la più ricca di tutte le case particolari di Pompei. È divisa in due parti distinte c separate da un peristilio (fig. 191), che par fosse comune ad ambedue, e di cui la maggiore e la meglio ordinata era destinala agli affari pubblici e l'altra alla famiglia ed agli schiavi del proprietario.
Due ingressi nella strada di Mercurio e due altri dietro, in vicinanza immediata un terzo corpo di casa con botteghe comunicanti cuH'interno, nelle quali il proprietario faceva vendere le ^ue derrate. La facciata principale è ornata di vaghi lavori in istucco bianco su fondo rosso con gli incavi dei bassorilievi in color cilestrino e il cornicione modellato in istucco ; rosse e nere su fondo cilestru le parti sporgenti, il che doveva offrire un aspetto ridente. Imponente la prospettiva dell'entrata, ove presentasi in bell'ordine primieramente l'atrio e, fra dodici colonne, l'impluvio con in mezzo la fontana, il tablino co' suoi bei dipinti, il peristilio col larario e per ultimo il viridado,
11 vestibolo e la corte sono lastricali in ismalto bianco (opus signinum). Le pareti sono ornate di dipinti di vario argomento in iscompartimenti di varia colori e la fontana dell'impluvio è fregiata di rane e lucertole, le cui bocche erano altrettanti zampilli