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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Napoli
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 450

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   3-20
   l'arie Quarta — Italia Meridionale
   uno (li ramoscello, l'altro forse di uno scorpione; due giacinti, uno di formaJeriticolarc, tutto liscio, l'altro collìntaglio di una Venere; una cornalina coll'intnglio di un cavallo e dietro una palma di argento; un anello molto doppio, rappresentante un anfesibene, o serpente a due teste; altro anello formalo da un serpe che si morde la coda ; il picduccio di qualche mobile, figurante la zampa di un leone con ali superiori ed una testa muliebre ; uno spillone o meglio uno stuzzicorecchi elle termina da un lato con piccolo cucchiaino tondo e rotto dall'altro lato e tientunn moneta di modulo piccolo. Di bronzo: quattro monete di modulo grande con la leggenda Victoria Augusta, due di Galba, molte di Vespasiano, ventiquattro di modulo medio ; un anello, molti candelabri e vasi ed inoltre molti frantumi appartenenti ad Una cassetta, come maniglie, chiavistello, pezzi di guarnizione e frammenti di legno ed un pettine anche di legno a denti in ambo i lati Di ferro: uri anello coll'in-taglio di una testa ed un mazzo di chiavi ammassate dalla ruggine ».
   Abbiamo voluto recar per disteso questa enumerazione del Nobili per dimostrare l'opulenza e la raffinatezza degli antichi Pompeiani.
   In quest'ampio giardino il cav. Tenore scoprì pel primo un bel fiore giallo con foglie vellutate a cui pose il nome di Gnaphalium Pompeianum perchè non si trova che nelle rovine di Pompei.
   Presso la porta d'uscita nella campagna e verso la marina fu scoperto lo scheletro del padrone della casa insieme a quello del suo schiavo. Ei giudicò la fuga il miglior mezzo di scampo ed abbandonò i suoi nella speranza di porsi in salvo, ma non potè oltrepassar la cinta della sua possessione e cadde asfissiato dalle ceneri presso la porta ove fu rinvenuto con in mano una chiave di ferro intarsiata d'argento ed al dito un anello d'oro figurante m 'anfesibaie di molto peso. Accanto a lui Io scheletro dello schiavo che lo seguiva con una borsa con entrovi dieci monete d'oro di Nerone, Agrippina, Vitellio, Vespasiano e Tito, ottantotto imperiali e consolari di argento, una delle quali di Marco Antonio e di Cleopatra e nove in bronzo di modulo grande di Angusto, di Claudio e di Vespasiano.
   Allato al giardino è un recinto largo un quindici piedi clic poteva esser benissimo uno sferisterio pel giuoco della palla. Fuori della casa verso il mare furono disseppelliti nove altri scheletri, appartenenti forse alla stessa famiglia, ed una vasca quadrata di tracliite in cui cadeva l'acqua per un tubo confitto in una grossa pietra soprastante.
   Casa delle Amazzoni (con dipinti ancora esistenti). — Nel piccolissimo tahlino a sinistra: Un giovine con un turcasso (Apollo?) e sotto Figure alate. A sinistra della piscina del giardino e alla estremità della casa, Paesaggio con architettura. Accanto è l'ingresso ali'Occo elegante, con nella parete sinistra Arianna e due Amazzoni a cavallo. Dirimpetto ali ingresso: Venere c Marte e in alto figure ed uccelli volanti.
   Casa di Nettuno. — Piccola ma notevole per un beli impluvio in marmo nell'atrio tusco e pei dipinti nelle stanze rappresentanti Diana, Teseo e Arianna, Apollo e Diana, Biga di Diana, Nettuno (donde il nome) e belle e ben conservate decorazioni con paoni ed altri uccelli.
   Casa (lei fiori (già del Cinghiale). — Cosidctta da un musaico rappresentante un Cane che addenta l'orecchio ad m cinghiale, ora nella collezione del duca d'Aumale. Deriva il nome odierno da alcuni dipinti leggiadri rappresentanti Ninfe che recano fiori nei grembiali.
   Casa delle Danzatrici. — Cosidctta da quattro leggiadre danzatrici del corteggio di Racco, e già Casa d Iside dal dipinto d'Iside e di Osiride con cornucopia nell'ara del larario. Nel Cubiculo, o stanza da letto, erano dipinte due Dee che spogliatisi davanti Cupido, Baccanti nelle forme più seducenti, ecc.
   Casa di Modesto (ila un'iscrizione in rosso sul muro della casa opposta). — E piccola ed ha un atrio impiumimi, od inclinato fuori, si da spander l'acqua fuori invece dì portarla in una cisterna nel centro del pavimento.
   Casa d'Ercole. — Ancor con dipinti e graffiti e con una facciata curiosa dipinta in losanghe rosse, bianche e gialle. Piccolo tahlino con pilastri corinzi ; Ercole e le Muse nel triclinio. Bel larario nel giardino coi due Dei Lari in tunica gialla succinta e pallio rosso e due serpenti attorcigliati ad un'ara su cui stanno una pina e due uova.
   Casa d'Apollo, — Domus A. Uercnulei Communis, ricca di dipinti. Ponendo piede nell'atrio vedesi a sinistra la scala che metteva al piano superiore e ili mezzo alla parete è dipinto un Apollo