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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Napoli
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 450

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Circondario di Castellammare di Stabia
   — Pompei
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   luogo per monumento, duemila sesterzi per la pompa funebre e gli ordinarono una statua equestre nel Fòro. Scauro padre al figlio ». (Decorre ora sapere che questo nobile monumento è al contrai io di Ufi magistrato ignoto, il quale aveva per la sua magnificenza ottenuto il suffragio popolare. Così il Fiorelli. Il monumento si compone di una cella o columlurhm contenente quattordici piccole nicchie con vòlta sorretta da un pilastro aperto sulle quattro faccie per accogliere l'urna contenente le ceneri del principal personaggio sepolto : la celia è cinta da un muro e sopra la vòlta tre gradini sorreggono il cippo. Sul piedestallo e sui gradini sono rappresentati alcuni Combatli-menìì di gladiatori e Caeeia di belve offerii al popolo dal defunto in guiderdone dalle magistrature conferitegli od esposti l'ultimo giorno de' suoi funerali dalla compagnia gladiatoria di Nnmerhis Festus Amplìalus.
   Sempre a sinistra : Sepolcro rotondo o circolare, decoralo esternamente di pilastri sopra una base quadrata ornata di acrotcrii con bassorilievi. Uno di essi rappresenta una Donna con in mano una patera e una ghirlanda in allo di offrire alcune frulla sopra un'ara; un altro bassorilievo raffigura una Giovine madre in greca veste fluente che depone una benda funerea sullo scheletro di un fanciullo. Credesi che la composizione si riferisca alla scoperta di un fanciullo ch'era perito nel tremuoto del 63 dopo G. ; il fanciullo infatti giace sopra un mucchio di pietre col braccio sinistro sopra il capo come se dormisse. Una scala conduce alla camera rolonda, contenente tre nicchie con vasi sepolcrali ed è illuminata da una piccola apertura sopra la cornice. Nelle pareti e nella vòlta sono dipinti arabeschi, pavoni, delfini e cigni. Non essendosi trovate ceneri che in uno dei vasi e non avendovi iscrizioni nelle due lastre marmoree nel muro, si argomenta che questa tomba fosse innalzata dai genitori del fanciullo, poco prima della distruzione di Pompei nella grande eruzione successiva, e che questa catastrofe impedisse loro di essere ricongiunti dopo morie al loro caro figlio.
   A destra : Sepolcro della Porta di Marmo, altro monumento assai danneggialo nella parte superiore. Nel basamento quadrato èrnia porticella clic mette in ima camera quasi sotterranea. Si suppone clic questo sepolcro non fosse stato ultimato per la ragione die nella cavea e dentro le mura interne rimangono rozze pietre, senza intonaco e senza ornati.
   Dirimpetto, nel lato sinistro della strada dei Sepolcri, magnifico Cenotufìo o Mausoleo di G. Gal-vemio Quieto AHtjmtnìe, formato di bianchi marmi e di ornali di ottimo stile. La parte inferiore, a foggia di grande ara quadrata, poggia per tre gradini sopra un'altra base quadrala. Termina iu due intrecci graziosi di foglie d'alloro che mettono capo a due teste di montoni. Era un sepolcro onorifico perchè privo di porta e di colombario e fra le figure in bassorilievo nella base superiore vedesi il Bìsellium (o seggio d'onore a due persone nel Fòro e nel Teatro con isgabello per appoggiarvi i piedi) su cui sta scritto in latino: « A 0. Calvenzio Quieto Augustale. Per la sua munificenza l'onore del Bisellio gli fu dato per decreto dei Decurioni e col consenso del popolo ». Nelle faccie laterali sonvi corone di quercia legate con nastri in segno di omaggio al cittadino benemerito. Il muro del recinto termina in sei piramidi ornate di alcune figure di stucco assai t'anr.cpgiale, fra cui la Fort mia sul globo terracqueo che siringe, un Corno dell'Abbondanza, ed Edipo in piedi con la mano sulla bocca davanti alla Sfinge attonita a cui ha spiegato l'enimnn. In altro bassorilievo un Uomo sedalo sopra una rupe con alle spalle una colonna sormontala da una sfera, forse lo stésso Edipo che riposa dopo spiegato femmina. Tutti questi emblemi alludono alle vicende della vita umana.
   Proseguendo a sinistra incontratisi ì cippi sepolcrali della famiglia Islacidia, come leggeri in un'iscrizione latina sul muro prospiciente la strada. Pare che questa famiglia abitante nel l'i'to d'Augusto, o suburbio, possedesse qui un'area sepolcrale circoscritta da un muro in cui noiI interno sono tre colonnette marmoree, due delle quali con iscrizioni.
   Segue il monumento interessante di Nevoleia 'fiche e Manuzio Fausto, consistente in un cliu so quadrato, con in fronte la camera sepolcrale e l'epigrafe seguente in latino : « Una liberta di (lini o Nevoleia di nome 'fiche innalzò questo monumento dinante la sua vita per sè e per Caio Mnuazio Fausto, Augustale, abitante di questo borgo, al quale, per consenso del popolo, i Decurioni concessero l'onor del Bisellio in ricompensa de' suoi servigi ; ed ella eresse questa tomba anche per i loro liberti e liberto », Nel fregiodella parte superiore è scolpito il busto di Nevoleia e sotto, dopo l'iscrizione