Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincia di Napoli', Gustavo Strafforello

   

Pagina (335/475)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (335/475)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Napoli
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 450

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Circondario di Castellammare di Stabia —
   Pompei
   293
   oggetti. L'appartamento supcriore, Givemr    I lati del pianterreno della Casa di Pausa erano tutti occupati lungo le tre strade da botteghe, una delle quali, dal suo comunicar con la casa, par fosse dello stesso proprietario della casa, per la vendita delle derrate dei suoi poderi. Nelle prime di queste botteghe si rinvennero molti colori per le pitture murali, e in altre erano mulini (pistrina) per macinare il grano. Eravi un magazzino di legna ed un forno, ove sopra una lastra di travertino era scolpito un phallus o membro virile, col motto : Hic habitat felicitas.
   Strada Consolare. — Piegando a destra, all'estremità della strada delle Terme, si entra nella Strada Consolare, lunga e serpeggiante, che conduce alla porta d'Ercolano ed alla strada delle Tombe. Nel trivio, una fontana con un 'Aquila in rilievo e dietro ad essa un Thermopolium, o taverna, con un banco su cui veggonsi ancora i segni dei vasi vinarii. Nel trivio seguente, una Fannacm, con dipinto nel muro esterno un gran serpente, il genius loci o simbolo d'Esculapio. fri essa si rinvennero, nel 1800, parecchi vasi di vetro ed ampolle contenenti medicinali. Più oltre, a sinistra, un edilìzio con semicolonne e scale per cui si sale ad un piano con giardino più alto della strada e da cui si gode di una superba veduta della costa di Sorrento, del mare e dell'isola di Capri. Quindi la Casa dell'Accademia di musica, con atrio, impluvio, quattro camere e a destra un'ala con bagno, il tablino, la cella penaria con cucina, ecc. Fu detta dell'Accademia di musica perchè fu trovata, nel 1810, dipinta di strumenti musicali e scene tragiche.
   A sinistra della strada Consolare è la Scuola Archeologica, fondata nel 1800 dal senatore Fiorelli, e dirimpetto all'ingresso di essa è la Panatteria di Pausa, grande edilizio con cortile a vòlta e pilastri quadrati con gli ordigni per ricavare e macinare il grano, e una stalla in cui si rinvenne una mascella e frammenti dello scheletro di un asino. In altre stanze erano i forni, le madie, il deposito delle ceneri, la cisterna e vasi per l'acqua. Sopra uno dei pilastri sta un dipinto rappresentante un Altare coi serpenti guardiani e due uccelli che danno la caccia a grosse mosche.
   Casa di Sallustio. — Cosidetta dall'iscrizione C. Salimi. M. F. sul muro esterno, mentre un'altra iscrizione sul bronzo la dice Domus A. Coss. Libani, ma detta in addietro Casa di Atteone da un fresco nel muro del peristilio. E una delle case più grandi e meglio conservate di Pompei, occupa un'area assai vasta ed è circondata ai tre lati da strade con botteghe. Quando fu tratta in luce si trovò che era stata spogliata, dopo l'eruzione, dei suoi tesori portatili.
   II vestibolo ha quattro aperture, delle quali quella corrispondente alla strada chiudevasi con porta quadrivalva, ossia a quattro pezzi che ripiegavansi l'un sopra l'altro. La porla era fiancheggiata da due pilastri coi capitelli e vi si vedeva dipinto il Satiro Mursia che insegnava a suonare il flauto ad Olimpo. Nel mezzo dell'impluvio, sur una base marmorea, si trovò il celebre gruppo in bronzo di Ercole che ha raggiunto alla corsa la cerva dalla cui bocca sgorgava l'acqua in una vasca di marmo bianco. Questo gruppo, di magistero stupendo, ammirasi nel Museo di Palermo, ma ve n'ha una copia in gesso nel Musco Nazionale di Napoli. Le due stanze con le finestre andavano ornate di maschere sceniche, di uccelli e di quadrupedi su fondi di diversi colori.
   La sala di conversazione (Exedra) sia di fronte all'atrio ed ha alle spalle alcune aiuole ornate di colonne di stucco lucidissimo : da uri lato il putcale o parapetto del pozzo e dall'altro una sala da bagno con fontana e giardino di fiori e in fondo dipinte sul muro, in varii compartimenti, vedute campestri con lepri, uccelli, pesci e volatili domestici.
   A destra dell'atrio un Venenum, o più propriamente un Gynecaeum, od appartamento delle donile, un Harem in una parola, come li chiamano in Oriente. Consiste in un cortiletto circondato da un portico di colonne ottagone, di un sacrario dedicato a Diana, di due stanze da letto ai lati, con finestre che guardano nel cortiletto, di un triclinio, di una cucina, di un cesso e di una scala che conduce ad un terrazzo sul portico. Ogni parte era decorata riccamente ed i dipinti licenziosi chiariscono la natura dell'appartamento. Il dipinto che occupa l'intiera parete prospiciente il peristilio, rappresenta Diana al bagno sorpresa da Atteone donde il nome dato alla casa di Casa di Atteone. Nelle pareti laterali, Europa rapita da Giove e la Fuga di Frisso e di Elle. In mezzo è l'impluvio od, ai due angoli, due camere, di cui una con pavimento di marmi variati, ed una vaga pittura degli Amori di Marie e Venere.