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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Napoli
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 450

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   3-20
   l'arie Quarta — Italia Meridionale
   Nel 1843-44 : il rimanente del Quadrivio, le case laterali alle lori ideazioni e la strada fra il tempio di Venere e la Basilica, clic mette capo alla strada ferrata. — Nel 1843: la via del Panteon sino al Quadrivio, ove scoprironsi parecchie stanze davanti all'Imperatore di Russia. — Nel 1847: la casa di Marco Lucrezio c delle Senatrici.
   Nei tre anni susseguenti furono sospesi gli scavi, ripigliati nel 1851, nel qual anno fu scoperta la Porta di Stabia coll'iscrizione in lingua osca, e proseguiti negli anni successivi sino all'aggregazione del reame di Napoli al Regno d'Italia.
   Dal 1800 si die mano a scoprire sistematicamente tutta la città, conservandone con gran cura le rovine, sotto l'intelligenle direzione del senatore Fiorclli e col sussidio governativo di 00,000 lire all'anno. Gli oggetti trasportabili rinvenuti, del pari che gli importanti dipinti murali, furono trasportati nel Museo Nazionale di Napoli. Il Fiorclli, che nel 1873 pubblicò : Gli scavi di Pompei dal 1801 al 1872, ha calcolato in quell'anno clic, per isgonibrare l inliera città, procedendo i lavori sempre allo stesso modo, occorrerebbero ancora 74 anni con una spesa di 5 milioni. La tassa d'ingresso produce annualmente da 30 a 40,000 lire.
   L'ingegnere direttore degli scavi di antichità del Regno, M. Ruggiero, nel volume in-f, Pompei e la regione sotterranea del Vesuvio, pubblicato nel 1870 a Napoli in continuazione della succitata del Fiorclli, scrive : « lo parlerò degli scavi eseguili sino al 1878. Sino a quel tempo la superficie scavata di Pompei ascendeva a mq. 221,383, ai quali si debbono aggiungere, per la via Nolana, niq. 0003 e per la superficie scavata dal 1873 al 1878 mq. 34,038, cosicché tutta la parte scoperta occupa un'area di mq. 204,424, epperò non ancora siamo vicini alla metà dello scoprimento, giacche tutta l'area circoscritta dalle mura ò di mq. 002,684. S'incominciò da principio a sgombrare le isole che sono a destra e a sinistra della Porta Stabiana, appartenenti alle regioni I ed Vili ; indi si passò a scoprire intieramente le isole XIII e XIV della regione VI e l'isola I della regione V ch'erano in parte scavate in diversi tempi; e lilialmente lo scavo fu portato nella regione IX di cui furono scoperte le isole IV e V >i.
   Topografia di Pompei, Mura, Porte, Regioni e Strade. — La città propriamente detta ha la forma di un ovale irregolare clic stendesi da est a ovest. Le mura formavano una cinta di 2000 inetri di circuito; erano di grande ampiezza e solidità, con doppio parapetto esterno ed interno, frammezzo i quali potevano correre due biglie o carri. Avevano torri quadrate apparentemente a più piani e ad intervalli irregolari. Erano costruite di grossi massi di tufo vulcanico e travertino e senza cemento. Su molli di questi massi erano incise iscrizioni in caratteri osci come si può vedere all'estremità della via di Mercurio. Le torri occupavano l'intiera larghezza delle mura ed avevano sotto degli archi pel passaggio dei difensori. Erano evidentemente più recenti delle mura costruite con piccoli massi di tufo e di lava e tutte più o meno dirute principalmente dalla parte esterna, forse durante l'assedio di Siila alla line della guerra Sociale.
   Le porte di Pompei erano otto, nell'ordine seguente, incominciando a nord-ovest : 4*Porta Uercu-laneum o verso Ercolano nella via Domitiana ; 2a Porla al Vesuvio ; 3a Porta verso Capila ; 4a Porta verso Nola, sulla via Popdia ; 5a Porta verso il fiume Sarno ; 6» Porta a Stabia ; 7:i Porta dei Teatri; 8a Porta al Mare. Sono tutte in rovine eccettuate quelle di Ercolano, Nola, Stabia e verso la Marina, delle quali avremo a dire più innanzi. Eran tutte sul declivio del rialto spianato su cui sorgeva la città come è evidente dalle discese verso Nola, Ercolano, Stabia e segnatamente verso la spiaggia, come si vede negli scavi presso la Porta a Mare dietro l'odierno Ilótel Diomede.
   Pompei e ora divisa ufficialmente in nove regioni, 'confinate da quattro strade principali che vanno da una porta all'altra il Cardo, o la principale, è una strada non per anche sgombrata da nord a sud ; il Decunianus Major e il Decumanus Minor, e le transversali da ovest a est. Queste regioni sono designate da numeri romani e ciascuna e divisa in isole (insiline), numerate in numeri arabi segnati agli angoli delle vie coi romani delle regioni. Oltre di ciò ogni casa ha un numero speciale all'ingresso.
   Strade. — Le strade di Pompei son diritte la più parte ed incrociansi ad angoli retti, ma angui te quasi sciupo, larghe per solito solo 4 metri e le principali 7. 11 lastricato è composto di grossi massi poligonali di lava (fig. 183) strettamente combaciami e confinato da un orlo rialzato parecchi centimetri. In ogni dove veggonsi i solchi scavati dalle ruote dei veicoli che intersecatisi in ogni senso nelle vie più ampie nel centro delle quali si vedono spesso traverse rialzate in grosse pietre elittiehe