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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Napoli
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 450

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   III. - Circondario di CASTELLAMMARE DI STABIA
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   Il circondario di Castellammare di Stabia ha una superficie di 282 chilometri quadrati. Secondo il censimento fatto al 31 dicembre 1881, la sua popolazione era di 178,394 abitanti, calcolata a 202,203 abitanti al 31 dicembre 1894 (716.32 per chilometro quadrato) e distribuita nei seguenti 9 inandamenti e 20 Comuni, dipendenti dal Tribunale civile e penale di Napoli:
   mandamenti comuni
   CASTELLA1M.MA UE Di STABIA . Castellammare di Stabia.
   B0SC0TRECASE ..... Boscotrecase, Boscoreale, Poggiomarino.
   CAPRI (Isola) ..... Capri, Anacapri.
   GRAGNANO ...... Gragnano, Agerola, Casola di Napoli, Lettere, Pimonte.
   0TTAJAN0 ...... Ottajano, San Giuseppe Vesuviano.
   PIANO DI SORRENTO . . Piano di Sorrento, Meta, Sant'Agnello,
   SORRENTO Sorrento, Massalubrense.
   TORRE ANNUNZIATA , . Torre Annunziata.
   VICO EQIKNSK .... Vico Erjuense.
   Monte Sant'Angelo, — L'antico Mons Gaurus, ora monte Sant'Angelo o Sant'Angelo ai tre Pizzi, è il gruppo centrale di quella catena di montagne dette dagli antichi Montes Lactarii dall'opulenza dei loro pascoli e dalla squisitezza del loro latte. II pizzo, o la vetta più eccelsa del monte Sant'Angelo, raggiunge l'altezza di 1443 metri e vi si ascende in circa cinque ore a dorso d'asino. Sulla più alta cima del monte è la cappella, in rovina, di San Michele. Il monte è vestito sino in vetta d'arbusti, di castagni soprattutto, ed è interessante pei botanici. Sino alla vetta a un dipresso incori trans! lapilli o pezzi di scorie provenienti dalle eruzioni vesuviane.
   La nuova ampia strada rotabile conduce da Castellammare con una dolce salita girante all'alpestre villaggio di I'imonte (Piedimonte). Una via mulattiera più breve va da Castellammare in una gola, parte a boschi, parte a culti, al Comune di Pimonte, composto di sparse masserie cospicue; indi per vai Pimonte alla villa Cuomo. Qui incomincia la strada cavalcabile al monte Sant'Angelo. A traverso un castagneto si sale a Ponte Pimonte e quindi per giravolte ad un'alta spianata detta Bipiano di Failo con una bella antica selva di faggi, in cui sono i serbatoi della neve per provvederne in parte Napoli nei calori estivi. In una grotta rocciosa sgorga l'eccellente cosidetta Acqua Santa. Più oltre, nel lato orientale e a traverso la selva, si arriva ali 'Entrata di San Michele e rli là al pendìo sud-ovest dell'ultimo pizzo donde una buona strada (con gradini di tanto in tanto) conduce in dieci minuti alla vetta suprema di monte Sant'Angelo, formata da due punte separate da una piccola sella, sulla più alta delle quali son le rovino della suddetta cappella di San Michele.
   Il magnifico panorama che si presenta allo sguardo estatico è indescrivibile. La veduta dei due golfi di Napoli e di Salerno con le loro isole, di tutta la costa dal