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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Napoli
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 450

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Par te Quarta — Italia Meridionale
   esistono in Torre un'immensa cava di pozzolana ed una grande cava di lava nel sito detto Villa Inglese, con trazione a vapore e scalo marittimo, a cui approdano i pontoni che, uniti in treno, vengono rimorchiati da vaporetti.
   Scuole ed Istituti. — In Torre del Greco vi è 1111 Osservatorio meteorico, un Gabinetto chimico, un Teatro comunale. Conta sei Scuole municipali urbane e quattro rurali, in tutto venticinque classi, nonché varii privati istituti ed atenei. Sonvi tre Banche di
   credito e l'importante Associazione d'assicurazione della marina, che a tutto il 31 dicembre 1895 contava 123 legni assicurati e 155 associati e pagò di danni ben 82,284 lire nel solo 1895.
   A nessuna seconda nelle opere di beneficenza, Torre del Greco, oltre la Congrega di carità, ha tre Conservatori educativi per giovinette, un Asilo d'infanzia, il Monte dei marinai e sette Società operaie, di mutuo soccorso, di cui quella dei Corallai e di Arti e Mestieri, riconosciute enti morali.
   Cenni storici. — Quali fossero i primi abitatori di questo ridente lido non può con certezza affermarsi, perdendosi tali nozioni nelle favole mitologiche. Le antichità venute fuori dal 1688 fino ad oggi, noverate dal colonnello Novi in due sue dotte Memorie lette all'Accademia Ponta-niana di Napoli (voi. xvi exxv) testimoniano che ivi visse una civiltà identica a quella dei Pompeiani e degli Ercolanesi e fanno ritenere essere quello il sito dell'antica Oplonti, iuirnv sepolta. La leggenda dello sbarco di S. Pietro al sito detto Calastro vi fa nel contempo rimontare ai primordi dell'èra volgare i primi germi della nuova civiltà cristiana, che ivi avrebbe avuto principio per diffondersi poi a Napoli, a Roma e quindi in tutta Eui'opa. La terrifica eruzione del 79, che seppellì con Pompei ed Ercolano anche questo paese, mise un fitto velo sulla sua storia, sulla sua esistenza. Soltanto nel YI secolo (1) si ha menzione di Sola e nell'YIII secolo di Calastrum, due villaggi sorti su queste amene spiaggie, sempre devastate dall'ignivomo monte, e che a sua volta dovettero scomparire sotto le lave dell'eruzione del 130G.
   L'attuale Torre del Greco credesi fondata da Federico II nel secolo XIII fra Sola e Calastro ed era allora conosciuta col nome di Turris Octava, come quella che era l'ottava torre sulla spiaggia da Napoli a Castellammare, fortificata con frequenti torri per premunirla dalle sorprese dei barbari e dei Saraceni. Incominciò a chiamarsi Torre del Greco nel sècolo XIV, come rilevasi in un diploma di Carlo duca di Calabria del 1324, e pare che in quel tempo la città di Napoli facesse dono di quei terreni e del soprastante Vesuvio alla Cattedrale napoletana. Giovanna II la diede in pegno, prima al suo favorito e gran siniscalco Sergianni Caracciolo per un prestito da lui avuto, poi al celebre Antonio Carafa, detto Malizia, per un altro prestito fattole.
   Succeduto sul trono di Napoli Alfonso d'Aragona e passata la Torre del Greco al suo dominio ne fece sua prediletta dimora e la restituì poscia in feudo a Francesco
   (1) Belisario chiamò gli abitanti di Sola a ripopolare Napoli da luì espugnata e saccheggiata,
   t
   Fig. 177. — Torre dèi Greco : Uno dei famosi altari in fabbrica incrostata di corallo, eretto nel 1895 per la tradizionale e celebrata festa del riscatto baronale, avvenuto nel ] 099 con l'obolo spontaneo dei cittadini (da fotogr.).