Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincia di Napoli', Gustavo Strafforello

   

Pagina (284/475)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (284/475)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Napoli
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 450

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   38
   Par te Quarta — Italia Meridionale
   Big, 171. — Ercolano: (jiardino della Casa dell'Argo (da fotografa Bnoui).
   Gli scavi d'Ercolano interrotti nel 1770 non furono ripresi che dal 1828 al 1837. Vi si fecero altre scoperte, tra cui le seguenti. Nello sgombrar dei massi sovrapposti al più nobil rione della città, quello che dal Teatro e dalla Basilica stendeasi sino al mare, s'incontrarono, a piccola profondità, alcuni pochi sepolcri, fondati sulle materie eruttate dal Vesuvio nel 79 di C., quindi una casa semplice e per ulfhno una casa molto grande c famosa, la
   Casa dJlIrp.— Cosidetta dami dipinto ora cancellato, nel Triclinio, rappresentante io custodita dal vigile Argo a citi Mercurio porge una siringa. Codesta casa, uno dei più grandiosi antichi edili/i privati che siensi rinvenuti, situata fra due strade antiche, in parte sotto il Vico di Mare, era elegante, spaziosa, decorata di quadri, marmi, dipinti, notevole per terrazzi, portici, getti d'acqua, oltre un giardino (fig. 171), un boschetto e ogni sorta di comodi per la famiglia del ricco proprietario.
   Si compone di un grande atrio con dirimpetto un lablino (archivio o stanza da studio), e cubili (camere da letto), nei lati, lastricati di marmo e musaici e bei dipinti di cortine, festoni, pacsetti ed architetture immaginarie. Segue il gineceo, od appartamento delle donne, in cui giravasi per un portico a colonne stuccate nei cui intervalli le portiere pendevano da un'asta di ferro. Le pareti sono abbellite da disegni e architetture capricciose su fondo scuro e i pavimenti da musaici graziosi. Ili mezzo un inridario, o giardinetto di fiori, donde vassi al boschetto di cui le colonne sostengono il secondo piano della casa (il solo che siaci pervenuto dall'antichità), distribuito da un lato in una fila di dispense, ripostigli e granai, e, verso la strada, in una serie di stanze nobili (coenacula cqueslria) a cui pervenivasi per un terrazzino pensile (peigula)', le loggie, ombreggiate da tende e pergolati fioriti prospettavano il mare.
   In un lato del boschetto un camerino di lettura vagamente dipìnto, e quattro ripostigli in cui si raccolsero datteri, frutta secche e un'accetta. In un altro lato schiudonsi le sale da pranzo e di ricevimento con pavimenti marmorei e dipinti di architetture: Vittorie e Baccanti ; iu mezzo, un