Mandamenti e Comuni del Circondario di Napoli — Ercolano
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Jafet:
Fig. 109. — Ercolano: Veduta generale degli scavi (da fotografia Bkogi).
Cacciati gli Austriaci ed acclamato re di Napoli Carlo III, questi fece ripigliare gli scavi e il loro buon esito superò di gran lunga la sua aspettativa. Scavato il suolo sino alla profondità di 80 palmi (m. 33.30) si giunse da ultimo al piano di una città sepolta sotto Resina e Portici. Allora dileguaronsì i dubbi e fu riconosciuta l'aulica sepolta Ercolano. Spinti più avanti gli scavi si trovarono strade con marciapiedi e lastricate di lava, prova evidente delle eruzioni vesuviane antecedenti a quella che aveva distrutta la città. La quale fu rinvenuta sottostante in gran parte a Resina ed alla strada consolare e fu esplorata barbaramente per mezzo di gallerie e di cunicoli aperti e poi ricoperti a casaccio, rompendo e guastando ogni cosa, spezzando architravi e inarmi per trarli con maggior comodo all'aperto. Non tutto fu conservato e solo gli oggetti preziosi furono, come abbiamo visto, collocati per ornamento nel rea! palazzo di Portici.
Nell'ottobre del 1738 s'incominciò a scavare nel pozzo donde l'Elboeuf aveva estratto ì marmi e in breve si rinvennero due frammenti di statue equestri in bronzo, tre statue consolari ed un'iscrizione clic segnava il grande ingresso al teatro Ercolanense, il quale fu in dodici anni esplorato intieramente. Oltre il teatro fu tratta in luce una porzione ragguardevole dell'aulica città, compresi il Foro con due tempii adiacenti ed una Basilica. Gli scavi continuarono disordinatamente per quasi 50 anni. Durante l'occupazione francese (1806-15) furon condotti più sistematicamente, ma furono sospesi intieramente sotto ì Borboni sino al 1828. Fra il 1828 e il '1837 fu scoperta la porzione noia sotto il nome di Scavi nuovi. Nel 1869 furono con nuova Iona ripigliati gli scavi, e Vittorio Emanuele presiedè in persona alla ripresa, elargendo 30,000 lire dalla sua cassetta privata (fig. 109).
Sfortunatamente la circostanza clic il terreno soprastante alla città sepolta ò occupato quasi intieramente dalle città di Resina c Portici ha frapposto grandi difficoltà all'estensione degli scavi. Presentemente il teatro sotterraneo ed alcune case staccate a circa 200 passi a sud-est da esso, nel