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Par te Quarta — Italia Meridionale
disegno dell'architetto Michele Aprea, sotto cura e direzione del comandante Francesco Yallego — da Ferdinando IV. Citeremo fra le fontane quella che orna il giardino presso il palazzo alla quale sovrasta una bellissima statua di donna rinvenuta negli scavi di Ercolano ed ornata in seguito di tritoni e tritonesse. Ora vi risiede la scuola agraria di Portici.
Le abitazioni private di Portici sono generalmente di buona architettura e ve n'ha molte notevoli per vastità ed eleganza. L'affluire dei forestieri contribuì non poco all'abbellimento ed ai comodi della città.
Scuola superiore di agricoltura, fabbriche di nastri, tessitorie di seta, pesca del corallo, ecc. Piccolo teatro, conservatorio di S. Maria Maddalena de'Pazzi (1740) per l'istruzione delle giovinette. Commercio di vino e frutta.
Coli, elett. Napoli III — Dioc. Napoli — P2, T. e Str. ferr. locali, Scalo mariti. nella fraz, GranateUo.
Resina ( 13,652 ab.). — A 50 metri di altezza dal livello del mare e a un chilometro da Portici, sulla ferrovia; è costruita sui torrenti di lava che coprono Ercolano di cui era anticamente il porto e il sobborgo orientale (Retina) e conserva ancora avanzi della antica floridezza fra i (piali molte iscrizioni, alcune statue e un teatro. Da Resina parte una delle quattro strade che salgono al Vesuvio : è la più frequentata ma anche la più impervia.
Resina è rinomata per le sue ville, principalmente per la villa reale la Favorita. In ni un altro punto delle vicinanze di Napoli son così numerose come nel tratto lunghissimo ed affienissimo del litorale verso Castellammare; le quali ville, dopo l'apertura della prima ferrovia italiana, (listano sì poco dalla metropoli che si potrebbero dirc suòitrlane.
Nei paeselli disseminati fra le. falde del Vesuvio ed il mare possederono o posseggono ancora splendide ville antiche e nobilissime famiglie; fra le altre quella del principe di Risignano Sanseverino, del principe di Ottajano de' Medici, del principe di Caramanico, ed altre moltissime presso Resina, come quella dei Itiario-Nugent e l'altra dei duchi di Campolieto.
La villa Iliario è cospicua pei molti piccoli edilizi, statue e memorie con gentili ed affettuose iscrizioni, all'ombra degli alberi disposti in bell'ordine. Due tempietti, sacri alla felicità e all'amicizia sul bel principio della villa e nel boschetto da un lato un'urna sacra a Saffo, la poetessa di Mitilene (come suona l'iscrizione) e più oltre in una cella altra iscrizione che commemora le consimili amorose sciagure di Eloisa ed Abelardo. Nè mancano le memorie affettuose dì famiglia quali un sarcofago eretto dal fratello a Giovanni Iliario, morto nel fiore degli anni, ed un piccolo monumento fra due colonne infrante innalzato, nel 179G, alla memoria di Girolamo Iliario conte d'Imola e di Forlì. La villa di Campolieto è preceduta da un palazzo maestoso edificato dal Vanvitelli.
Prossima alle suddette è la villa reale la Favorita, così chiamata, al dire di alcuni, da una vicina piazza detta un tempo dei Favoriti, quantunque sia il nome, vaghissimo di altre regie ville, come quella presso Palermo e quella di Casa d'Austria. La villa Favorita a Resina appartenne nel secolo scorso al principe di Jaci, siciliano, ed andò celebrata per le feste che vi si fecero all'arrivo, nel 17GS, della regina delle Due Sicilie ma più ancora, in tempi assai più vicini, pel concorso numeroso che vi chiamava il suo proprietario, principe di Salerno. E incantevole la prospettiva che si gode dal palazzo sontuoso: sono magnifiche l'ampiezza e l'opulenza de'vastissimi giardini.
Cenni storici. — L'odierna Resina, che copre ora una gran parte delle rovine dì Ercolano, conservò evidentemente l'antico nome di Retina, luogo mentovato soltanto nella celebre lettera di Plinio che descrive la grande eruzione del Vesuvio nel 79 di C. (Pi,ix., Epist., vi, 16). Par fosse una stazione navale in cui stanziava allora un corpo di truppe appartenente alla squadra in Miseno ( Ciassiarii) il quale, spaventato dell'eruzione subitanea, supplicò Plinio che lo togliesse dalla sua situazione pericolosa. E chiaro