8
Par te Quarta — Italia Meridionale
2. Napoli nel medioevo e nei tempi moderni. — L'emigrazione o dispersione dei popoli e le guerre posero fine alla floridezza di Napoli sotto i Romani, la quale fu devastata nel 410 da Alarico e nel 450 dai Vandali. Quando nel 470 ebbe fine l'impero romano di Occidente, l'ultimo imperatore Romolo Augustolo in età di 7 anni ottenne in grazia da Odoacre per sua dimora l'isoletta scogliosa di Megaris, ora Castel dell'Ovo.
Nel 530 Napoli, con la sua guarnigione, oppose eroica resistenza alla marcia di Belisario al quale, solo in capo a venti giorni, venne fatto di penetrare per un acquidotlo nella città ch'ei punì col saccheggio e con la strage degli abitanti. c
Nel 543 i Goti, sotto il loro re Totila, riconquistarono Napoli; ma Narsete vinse Totila, diede battaglia a 'l'eia alle falde del Vesuvio, lo sconfisse, l'uccise e ricondusse, nel 555, Napoli sotto il dominio di Bisanzio, spegnendo con Teia, ultimo re, il dominio dei Goti ch'era durato 04 anni. Napoli divenne poi quasi intieramente indipendente e dal 508 al 1130 visse sotto il governo dei proprii Duchi non senza però collisioni frequenti col ducato longobardo di Benevento. Un'orda di Longobardi assalì Napoli furiosamente facendo strage degli abitanti, ma il vescovo Agnello, mal tollerando la discesa degli invasori, impugna la croce come stendardo e rincuora i Napoletani, i quali, sotto la guida del loro duca Scolastico, ricacciano i Longobardi, ottengono su di essi piena vittoria e piantano un chiodo ad eterna memoria nel luogo della città ov'era giunto l'invasore.
Nel 1027 Rainolfo, duce dei Normanni, ottenne dal duca di Napoli i dintorni di Capua quale contea con Aversa per capitale; ma nel 1130 Napoli stessa cadde in poter dei Normanni. Essendo infatti nel 1127 Guglielmo duca d'Apula morto senza figliuoli, il suo congiunto, il giovane, accorto ed ardito conte Ruggiero di Sicilia, si tenne erede dell'Apulia e colse il destro per riunire tutta l'Italia meridionale. Ei si impadronì di Salerno e di Amalfi e costrinse il papa ad infeudargli il ducato d'Apulia e di Calabria. L'antipapa Anacleto II vi aggiunse ancora la signoria di Capua e il ducato di Napoli e, nel Natale del 1130, incoronò Ruggiero I re delle Bue Sicilie. Tal fu l'origine del Regno delle Due Sicilie che durò ben 730 anni resistendo alle più dure vicende. Ruggiero s'impadronì poi ancora delle città di Capua e di Napoli.
La signoria normanna durò 84 anni, dal 1130 al 1194 e dal 1194 il Regno passò dai principi normanni alla Casa sveva degli Hohenstaufen. L'imperatrice Costanza lasciò il grande imperatore Federico II, ch'era ancora fanciullo, sotto la tutela di papa Innocenzo III. La signoria degli Hohenstaufen durò dal 1194 al 1200.
Nel 1224, Federico, clic dimorava spesso in Napoli con la sua corte, fondò l'Università di Napoli, gettando così il primo fondamento della capitalo del regno, e non meno importante fu il trasferimento fatto da lui della gran Corte di Giustizia nella città; così Castel Capuano ebbe una nuova splendida forma e fu fondato Castel dell'Ovo.
Federico lasciò tutti i suoi Stati al suo figliuolo Corrado, ma, trovandosi in Allemagna, assunse il governo suo fratello Manfredi, bastardo di Federico, conforme alle prescrizioni paterne. Papa Innocenzo IV, sempre avverso agli Svevi, scomunicò Corrado e gli diede un competitore all'impero. Alcune città del Napoletano, paventando i fulmini papali, non vollero ubbidire ad un principe scomunicato e che non aveva ricevuto la investitura dalla Santa Sede; anche i Baroni si ribellarono, ma trovarono ili Manfredi uno strenuo e zelante propugnatore dei diritti del fratello Corrado. 11 quale scese poi egli stesso, nel 1251, daH'Allemagna in Italia, sottomise le città ribelli, strinse Napoli d'assedio, ed impadronitosene nel 1253 la abbandonò al saccheggio delle bande tedesche e saracene, costringendo gli abitanti stessi ad abbattere le fortificazioni che avevano resistito alle sue armi. Egli morì a soli 20 anni nel 1254 a Lavello, lasciando la corona al figlio Corradino, bambino ancora e presso la madre in Allemagna.
Morto Corrado, papa Innocenzo IV chiese, come feudatario, la consegna incondizionata del regno. Egli scomunicò Manfredi che aveva assunto la reggenza per