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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Napoli
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 450

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Par te Quarta — Italia Meridionale
   l'Elisio (De Balneis, ecc., 209). Quest'acqua fu molto lodata anch'ossa nell'antichità, ma cadde poi in dimenticanza e fu di bel nuovo messa in voga ai dì nostri dall'architetto Luigi Man/ella, il quale eclilicò in luogo ameno e salubre uno stabilimento balneario atto a soddisfare qualsivoglia bisogno degli infermi, avendolo fornito anelle di bagni dolci e di acqua di mare, di fanghi minerali, di bagni russi, ecc. È uno dei migliori bagni delle Provincie meridionali. D'ordinario l'acqua della Pietra si prescrive per uso esterno in forma di bagno, doccia o di vapore nelle affezioni linfatiche e scrofolose, erpetiche, artritiche e gottose, nelle dermatiti lente e in qualche caso di sifilide secondaria e terziaria, ecc.
   4. Palazzo di Donn'Anna Carata (fig. 168). — Procedendo lungo la strada nuova di Posillipo, con a sinistra la veduta superba della marina e a destra le ville sparse di Posillipo, fra cui in alto la villa Angri, si arriva alla villa o palazzo di Donn'Anna (Dognanna popolarmente), costruito nel secolo XVII da Donn'Anna Carafa. L'architettura del Fansaga è di buono stile, segnatamente nella facciata principale rivolta a est. Nei secoli scorsi l'edifizio chiamavasi La Sirma e Donn'Anna Garafa, giovane moglie ambiziosa del viceré duca di Medina de las Torres, volle ricondurlo a magnificenza meravigliosa. Stendevasi da un lato nel mare, dall'altro poggiava sulla collina sì che le vetture vi entravano dal secondo piano e dal sottostante si usciva in barca sul mare.
   11 viceré Medina, per la caduta del conte duca suo protettore, fu richiamato a Madrid e Donn'Anna, rimasta per poco a Napoli, non tardò guari ad ammalarsi : l'erede dei Gonzaga, la nipote di Paolo IV, la signora di tante terre e castella, la vice-regina sprezzata da quelle dame che aveva nella sua prosperità oltraggiate, perì miseramente di morbo pedicolare in Resina. 11 palazzo si rimase qual è ora e non fu più ultimato, presentando da lontano una grandiosa rovina. Ora non è che la stanza dei marinai di Posillipo, mentre alberga pure nelle sue silenziose camere — ove è conservato qualche pavimento cara fesco — degli artisti pittori o scultori. Tra coloro che vi abitarono e vi attesero, nel silenzio ispirativo del luogo, ad opere loro, fu il Padre Curci.
   Davanti alla villa, a sinistra sul mare, in magnifica situazione, è la Trattoria della Sirena; di là della villa, sempre a sinistra, discesa all'altra Trattoria dello Scoglio di Frisio, anch'essa assai frequentata. Presso di esse è un ospizio marittimo fondato, poi marinai vecchi, dal Padre Lodovico da Oasoria. Sul fronte dell'ospizio è un gruppo dello scultore Lista, rappresentante Dante, Colombo e Giotto prostrati a San Francesco d'Assisi. Le barche conducono di là alla Villa Nazionale, ed a villa Canonica incomincia la tram vi a che conduce in 85 minuti per la riviera di Ghiaia, Santa Lucia e piazza Medina alla Posta.
   Più oltre, a sinistra, è la villa Rocca Romana con superbo giardino e palme dattilifere; indi le ville Canonica, Traversi, Rocca Matilde e Tlnilberg. Di questi e di altri siti già abbiamo discorso sotto Posillipo descrivendo la provincia di Napoli.
   Di Er col ano, Pompei, Cuma, P>aia, Nisida e altri luoghi famosi nei dintorni di Napoli
   tratteremo distesamente sotto i rispettivi circondari e mandamenti.
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   CENNI STORICI
   1. Napoli nell'antichità. — Naaw&n, Napoli, ossia Città Nuova, una delle città più ragguardevoli della Campania, situata sulla spiaggia settentrionale del golfo detto Crater o Sittus Cumanus, ora baia o golfo di Napoli
   Tutti gli antichi scrittori concordano nel qualificarla una città greca e una colonia della vicina Cuma; ma le circostanze della sua fondazione sono narrate molto oscuramente. Scimno Chio ci dice che fu fondata per l'adempimento di un oracolo, e Strabene