Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincia di Napoli', Gustavo Strafforello

   

Pagina (247/475)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (247/475)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Napoli
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 450

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   
   Napoli
   227
   
   ÌÀKSJO
   laJfccca, * jceriaAlramrnn f-
   
   
   
   Fig. 167. — Pianla topografica dpi Dinlorni di Napoli.
   di Toledo e per ultimo da Carlo III nel 1754. Nel medioevo fu attribuita a Virgilio creduto un gran mago.
   Nelle vigne sopra la strada che va alla Grotta Vecchia sorge il famoso Sepolcro di Virgilio il quale consiste in un basamento quadrato con sopra un masso rotondo. L'interno, di opera reticolata, è un columbario probabilmente pei Liberti. Conteneva undici nicchie per le urne ed ha la larghezza di palmi 19'/a quadrati e l'altezza di palmi 17 Va- Lo descrive il Villani nella sua Cronica ed Alfonso d'Heredia, vescovo d'Ariano, vissuto nel 1500 ed appartenente ai canonici regolari della vicina chiesa di S. Maria a Piedigrotta, antichi proprietari del sepolcro e del podere, lasciò in memoria che il sepolcro di Virgilio era nel 1326 una costruzione in mattoni e con ili mezzo nove colonne che reggevano l'urna marmorea col noto distico composto dal poeta stesso:
   Mantua me genuìt, Calàbri rapii ere, tenet mine Parthennpe : cecini pascila, rara, duces.
   Il distico scomparve e nel 1554 fu scritto in sua vece:
   Qui cinerei? tumuli haec vestigia: conditur olim Ille hic qui cecinit pascua, rum, duces.
   Virgilio aveva fatto acquisto di una villa a Posillipo dirimpetto alle spiaggie pittoresche e poetiche del Vesuvio, di Ercolano e di Sorrento, e in essa compose le suo