220 parlo Quarta — Ilalia Mjri.linnale
Fig. 1U3. — Napoli (Museo Nazionale): Tavol
la parabola dei selle ciechi, di Pietro Breugliel, seniore. — Un Cardinale, di Ilolbein (?).
Ca Sala (Fiamminghi). — Ritratto di un Vecchio m pelliccia, della scuola di Reiiibrandt. - Quattro selve dal mito di Dedalo ed Icaro, di Elsheiiner. — Destriero, di Wouwermann. — Suonator di violino, di Teniers il Giovane. — Un Nobile, di VanDycki?). — Ritratto di sè stesso, ili Reinbrandl. — Caccia, di Snyders. — Pattuglia, della scuola di Wouwermanir — 11 Crocefisso, da Vari Dick — Santa Cecilia, di Paolo Rrill, il quale vi Ira anche il Daltesìmo di Gesù. — Ritratti in miniatura della famiglia Farnese. — Tramonto, con molte vacche, di Paolo Potter. — Un Giovine mayhtrulo di Anversa, di Mierevelt, — 11 pittore Stevcns, di Ferdinando Bai. — Ritratto della Principessa d'Egmont, di Van Dyck (?;. -- Un Magistrato seduto, di Van Eeulen. — Villa Medici in Roma nel 1015, di Samuele Vanibusson.
Dalla 5a sala si entra a sinistra nella grande
in bronzo, da piegarsi (da fotografia Wnocii).
Raccolta dei vasi italo-gre ci. — Una delle più importanti d'Europa, ricca di grandi vasi di lusso rinvenuti nelle Due Sicilie e contenente circa 4000 vasi in gran parte dipinti, distribuiti in sette sale. Sono particolarmente notevoli i vasi su colonnini Provengono in gran parie dall'Apuli», da Coglie, Bari, Ulivo, Canossa Poinarico in Lucania, Armento in Basilicata, Penne, Misanello, Castelluccio, Anzi, Pesto, Nocera dei Pagani nella Campania, Nola, Cuma, Acragas, o Girgcnti, in Sicilia, ecc.
Sono in prima vasi con figure nere a sinistra entrando e sino alla metà del muro dì destra ; indi vasi greci con figure rosse e in ultimo vasi italici. L'arte di dipingere i vasi importata dalla Grecia nell'Etruria e sviluppata nello stile italico fu grandemente sviluppata ncll' Italia meridionale, nell'Àpulia sopratutto per la vita sontuosa che vi niellavano gli abi'aiili.
I vasi sono granili e carichi spesso di figure, le quali non bastando più al gusto sibaritico, anche