Napoli
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Busto dì Caracaìla, esprìmente le passioni feroc; e la crudeltà abituale di quel tiranno, « Forse Lisippo, dice Winckelmann, non avrebbe potuto far meglio la testa ». —» Faustina, busto. — Antonino Pio, busto, con capigliatura ben pettinata, da Guitta — Giunone, busto colossale di marmo greco, la celebre Giunone Faruesiana supcriore alla Giunone Ludovisi in lìoma: copia, secondo alcuni, della Giunone in bronzo di l'olicleto, ma clic ras-senibra perfettamente originale. Alcune minime parti furono restaurate modernamente. — Fauno che porla Bacco sopra le spalle, copia eccellente (lig. 127). —Vaso di porfido, grande, con quattro serpenti per manico, e alle pareti dieci torsi. Bruto, busto. -— Pompeo, busto. —- Omero, busto, il celebre Omero Farnese di bellissimo lavoro, copiato le- tante volte in gesso ed inciso.
In mezzo è Venere Cullipige, statua rinvenuta nel luogo della Gasa Aurea di Nerone in Roma e creduta per lungo tempo una delle Veneri di Prassi tele. È di una perfezione tecnica inaravigliosa, ma poeodeeente è l'attitudine della Dea clic sta guardando con compiacenza il suo deretano dalla cui plasticità ebbe nome di Callipige. La testa, tutto il nudo sopra il panneggiamento, il braccio sinistro, ia gamba destra sotto il ginocchio furono restaurati da Ubaccini.
Seguono quattro figure: Amazzone moribonda/! cavallo (fig. 128), Persiano moribondo, Gigante morto e Cullo ferito, già faeienti parte di un ex-volo di Attalo I re di Pergamo (260-107 av. G.) nell'Acropoli di Atene e provenienti dai Farnesi a Napoli. In memoria della sua grande vittoria sui Galli che erano penetrati nella Misia, Attalo fece innalzare, nell'Acropoli di Atene, quattro gruppi di statue 127- —
in marmo simboleggianti il trionfo sopra le
della civiltà sulla barbarie por mezzo dei combattimenti degli Dei contro i Giganti, degli Ateniesi contro le Amazzoni, degli Ateniesi contro i Persiani a Maratona, e di Aitalo stesso contro i Celti. Pausania paria, di questi gruppi come collocati a sud nell'interno dell'Acropoli, e recentemente vi si rinvennero le traccio delle basi su cui stavano. I gruppi
componevansi di statue indipendenti le une dalle altre. Godeste statue, disperse dopo la presa dì Atene dai Crociati nell'anno 1204, vennero a
Napoli (Museo Naz.): Fauno che porta Bacco spalle (Agro Romano). — Da folugr. Brogi.
Roma e le quattro suddetlc passarono dai Farnesi a Napoli
Statua di Atleta (Doriforo), trovata iu una palestra di Pompei, copia probabilmente del celebro Doriforo di l'olicleto (circa 400 anni av. C.) a cui serviva, al dire di Plinio, di Canone o modello del corpo umano. È una statua stupenda-