iòi l' arie Quarta — Italia Meridionale
fatta a pezzi nel 1790 da una palla di cannone e restaurata dal tirimeli i.
Altri iìcsti. — Serie superiore da sinistra a destra : Alessandro Magno, Zenone Ciziaeo, Demostene, Giuba, Archimede, Temistocle, Tolomeo Sotero, Antiviene. — Serie inferiore: Euripide, Anacreonte, Agatoele, Sesto Empirieo. — Più oltre figlie e figli della famiglia Balbo e sulla tavola di mezzo doppia erma del ccmico A poi Indoro e del commediografo Terenzio. —
Fig. 126.
Napoli (Museo Nazionale): Torso di Venere (da l'olografia Mauri).
Statuetta seduta e piena di vita del commediografo greco Moschione ed altra uguale di Simo-nide. — Doppia erma degli storici Erodoto e Tucidide (da originali greci).
A sinistra è un recesso col musaico della Battaglia di Alessandro. —Nell'ingresso a sinistra, Euripide.—Erma di Socrate con iscrizione greca. — Teste di Doriforo ed Omero. — Davanti all'ingresso del recesso vi sono due Cariatidi con testa e mani di basalto e il corpo di pavonazzetto.
Busti di Romani. — Serie superiore da sinistra a destra: Cieerone, cosidetto, ma senza rassomiglianza col creduto vero in Madrid. — Elisio Giunio Bruto, Mario, Marco Ario Secondo (?).
Serie inferiore : Claudio Marcello, Seneca, Cleopatra (?), Vieyria Archas, madre dei figli di Balbo ; tutte le stalne-ritratti di questa nobil famiglia di Ercolano provengono dal teatro di quella città sepolta ove furono esposte per ordine dei Decurioni. — Cosidette statue di Cieerone, di Britannico e di Nerone con la bulla palrieia. —• In mezzo, statua equestre di Marco Nonio Balbo padre (fig. 124), dalla basilica di Ercolano, con atteggiamento e panneggiamento uguale alla precitata statua equestre di Balbo figlio e testa integrata: ambedue queste statue, per la loro semplicità e nobiltà, rammentano l'arte greca.
Più oltre: Cosidelta Saeerdotessa, con vaso.
— Eumaehia, statua onorifica dei Fullones alla sacerdotessa in Pompei.-f1- Cosidetla Pudicizia, in tunica con manto cascante dal capo. — Statua consolare. ¦— Cosidetla statua di Siila. — Dario, dal Foro Trajano. — Cosidetto Re Dario, busto colossale. — Due statue per fontana. — Testa e braccio di fjtocoonte. — Cane. —Figure di fontane. — Frigio in ginocchio.
Busti. — Serie superiore: .Vestale (la cosi-detta Zingarella). Cosidetto Siila e anche Celio Caldo. — Serie inferiore ^Cornelio Lentulo (?), Postnmio Albino (?), Terenlio.
3° Corridoio (portico dei capolavori, con le statue più rinomate). — Davanti, in mezzo: Antiiioo, statua del tempo di Adriano con braccia e gambe rinnovale. — Torso di Venere, magnifico originale greco (fig. 126), scolpito poco dopo la Vemre di Gnido di Prassitele e sotto la costui influenza nel IV secolo av. C. — Psiche, frammento pieno di bellezza, di grazia e di sentimento, proveniente dall'anfiteatro di Capua, attribuito in prima a Prassitele, ora riconosciuto una copia eccellentissima e probabilmente la più bella Psiche esistente. — Torso del Baeeo, il celebre Bacco Farnesiano, lavoro greco originale del IV secolo av. C. della Scuola di Prassitele, il più hello dei Bacchi in tutte le gallerie italiane.
— Statua seduta di Agrippina, madre di Nerone, la più nobile statua-ritratto .seduta dell'arte antica. Winckelmann la giudicò più bella di quelle del Museo Capitolino e di villa Albani. E ben conservata, con alcuni restauri. Siede sopra una sedia con cuscino di forma semplice ma elegante ; il suo atteggiamento è grazioso insieme e dignitoso; ha le mani congiunte sul grembo; il panneggiamento è ben disposto e l'espressione complessiva è quella di una rassegnazione pensosa.
— Nereide seduta sopra un mostro marino, bel lavoro di scultura greca (fig. 125), da Posillipo.
— Giunone, statua, bell'opera romana. —Pai-' lade, opera arcaica trovata a Velletri, con restauri-.— Eschine, già creduto Aristide, scoperto nella villa dei Papiri a Ercolano, con aspetto pacalo e dignitoso, capelli inanellati e panneggiamento squisito. Canova lo qualificò uno (lei monumenti più maravigliosi dell'arte antica. —