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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Napoli
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 450

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   iòi
   l' arie Quarta — Italia Meridionale
   gruppo ornava anticamente la galleria artistica di Asinio Pollione presso lo Terme di Caracalla ove fu rinvenuto nel 1540 sotto Paolo III (Alessandro Farnese). Dal palazzo Farnese in Roma passò nel 1786, con l'eredità Farnese, al re di Napoli ed ornò per qualche tempo la Villa Nazionale
   Fig. 122. — Napoli (Museo Nazionale): Antonia, moglie di Druso (Farnese). — Da fotografia Brogi.
   finché fu trasportato nel Musco nel 1832. Solo una piccola porzione del gruppo appartiene all'opera originale che fu rinvenuta in pezzi e restaurala nel 1570 sotto la direzione di Michelangelo da G. B. Bianchi (della Porta) che lavorava per casa Farnese. Le parli restaurate sono: la testa del Toro, l'intiera Antiope meno i piedi, la parte superiore di Dirce e grandi porzioni dei corpi di Amfione e di Zeto. Un antico Carneo in Napoli con questo gruppo contiene alcune varianti di non poco rilievo.
   L'idea del gruppo è lolla probabilmente da una scena della tragedia perduta d'Antiope di
   Euripide, di cui non ci pervennero che alcuni frammenti, ed il mito (variamente narrato) che la informava vien così narrato da Igino :
   « Antiope, figliuola di Nittoo, re di Tebe, andò rinomata per la sua bellezza in tutta la Grecia. Epopco, re di Sicionc, la sposò dopo averla rapita, ma Nitteo gli mosse guerra e rimase ucciso non senza raccomandare prima di morire di vendicarlo, e di punire Antiope, al fratello Lieo il quale la ricondusse a Tebe nel qual viaggio partorì Zelo ed Anfionc. Lieo mise Antiope alla discrezione di sua moglie Dirce la quale pel corso di molti anni la trattò con la maggior crudeltà, finché, essendo venuto fatto ad Antiope di porsi in salvo con la fuga, andò in cerca dei figli già cresciuti i quali inipadronironsi di Tebe, uccisero Lieo e legarono sua moglie Dirce alle corna di un toro selvatico clic ne fece strazio. Nel gruppo quest'ultimo fatto è rappresentato dal Toro Farnese. Secondo la tradizione il fatto avvenne sul Gite-rone indicato dal terreno roccioso e dalla figurina di un pastore clic sta osservando dall'alto la scena. 1 due giovani e robusti fratelli Zeto ed Anfione stanno uno rimpetto all'altro sur una sporgenza della roccia sforzandosi a tener saldo il toro indomabile e a legare alle sue corna Dirce atterrita la quale implora indarno la loro pietà ».
   Il gruppo gareggia con quello del Laocoonte e lo supera por arditezza di concetto. Quanto alla tecnica, esso merila la più grande ammirazione come il gruppo marmoreo più colossale dell'antichità.
   Antichità egizie ed antiche iscrizioni cristiane. — In mezzo alla gran sala della Galleria delle lapidi una scala a chiocciola in legno conduce al basso in questa importante collezione.
   la Sala. — Iscrizioni sepolcrali dalle catacombe di Napoli, da Capua, Pozzuoli e Roma.
   2™ Sala. — In mezzo, Iside, statuetta di marmo greco, con nella destra gli avanzi di un sistro, la chiave del Nilo nella sinistra e con traccie di pittura e di doratura (dal tempio d'Iside di Pompei). — Dietro, Serapide sul trono, in marino greco, dal Serapeo di Pozzuoli; egli tiene la destra sul cane trifauce che ha il collo avvinto da un serpente. — Alle pareti vi sono quattro casse di mummie in legno di sicomoro. — All'ingresso: liana di bel nero antico d'Egitto. —