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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Napoli
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 450

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   iòi l' arie Quarta — Italia Meridionale
   sì per in splendore del palazzo e la ricca collezione di quadri e statue, abitala a più riprese dai reali di Napoli, fra cui Francesco I e la famigerata Carolina.
   Sul dorso della stessa collina, là dove per la via dell'Infrascata incominciasi a scendere verso la città, giace la villa Maio prospiciente quella porzione del golfo clic dilungasi verso Portici. E proseguendo di bel nuovo perla via di Belvedere, dopo lungo tratto e parecchie altre ville, si arriva all'amenissinia già del ministro Ricciardi conte di Camaldoli, ricca di piante rare e celebrata in versi da Angela Maria Ricci e dalla Guacci.
   Seguono le ville Tricase e Patrizi in situazione incantevole e, lungo il pendio del colle, le ville Scaletti e della margravia d'Anspacli. Prossime al mare le ville Gerace e Roccaromana, bellissima la prima per magnilicenza di eostruzione e buon
   UNIVERSITÀ e
   lì. Università degli Studi — Una delle più
   antiche d'Europa, in viti dell'Università, nella seconda via a destra del largo San Domenico. Occupa l'antico convento dei Gesuiti, dello il (Je*ù Vecchio dalla chiesa di questo nome, bell'edilizio che considerasi la miglior opera di Marco di Pino. Il fabLricato é assai semplice. Dopo un primo vesti-buio si esce in un gran peristilio quadrilatero circondato da un porticato con pilastri, archi e cornice di travertino, capace di accogliere il gran numero di studenti che vi si adunano per passare alle varie cattedre all'ora delle lezioni. Neicame-roni in giro al porticato sono varii uffizi, e sopra di esso ergesi un seeond'ordine di pilastri ed archi con maestosa balaustrata anch'essa in travertino e corridoio ai quattro lati, in tre dei quali stanno le cattedre. Nella corte le statue moderne ili Pier delle Vigne, cancelliere di Federico II, di San Tommaso d'Aquino, di Giordano Bruno, di Giambattista Vico, erette nel 1863, ed alcuni busti.
   L'Università di Napoli comprende cinque facoltà con un centinaio di cattedre e più di 5000 studenti, quanti ne vantano poche soltanto delle Università europee.
   La Biblioteca fu fondata nel 1823 principalmente con la Biblioteca municipale ch'era stata l'ondata nel convento soppresso di Montoliveto, con la libreria Taccone e quelle dei conventi soppressi. E aperta al pubblico nei giorni e nelle ore medesime della Biblioteca nazionale. In una sua relazione l'ora defunto cav. G. Miuervini, che fu sino al -1886 direttore della Biblioteca, ilice che il numero dei libri è cresciuto da 35,000 nel 1800 a 140,000 nel 1875, mediante l'acquisto di opere nuove e l'aggiunta delle librerie dei conventi soppressi. Naturalmente dal 1873 al presente la quantità dei volumi è pur andata crescendo; certo adesso la Biblioteca ne novera
   gusto di suppellettili e l'altra per scelto museo zoologico, ricchezza della flora ed ampie grotte. Finalmente la villa Angrì (principe Marcantonio Doria) innalzata quasi sulla vetta del monte.
   Tirando avanti, la via lascia quindi la spiaggia e sale facendo il giro del promontorio. A sinistra altre belle ville, fra cui villa Cottrau, che scendo sino alla marina e villa Bendell, con una iscrizione all'ingresso in cui si legge che Garibaldi vi passò l'ultimo inverno. La strada rotabile che scende a capo Posillipo passa dinnanzi alla villa De la Ilante; più lungi sull'altura a destra, torreggia l'enorme mausoleo in istile egizio del signor Schili®!, greco. La chiesuola di Santa Maria del Faro in vicinanza, con un magnifico panorama di Napoli, occupa il luogo di un faro antico. In alto sono ancor due ville : di 'l'halberg, dal nome del grande pianista, e di Sans Souci.
   BIBLIOTECHE
   oltre 180,000. Direttoredella Biblioteca è (1805) il chiaro dott. Giuseppe Fumagalli, bibliotecario aggiunto è il prof. Prudenzano. La Biblioteca è frequentatissima : v'entrano oltre mille lettori al giorno.
   L'Università comprende : il Gabinetto di chimica filosofica, in tre stanze ; il Gabinetto di fisica applicata alle arti, in tre stanze con molte macelline; il Gabinetto di fisica sperimentale, in quattro sale, oltre l'anfiteatro per le lezioni e le esperienze; il Gabinetto di materia medica, in tre sale contenenti le sostanze animali, minerali e vegetabili che servono agli usi medicali ; il Museo mineralogico in una gran sala con due ordini di annadii ; il Museo zoologico con una copiosa collezione ili mammiferi, uccelli, rettili, pesci, molluschi, zoofiti, ecc. ; il Gabinetto anatomico, con varie sezioni, ecc.
   All'Università sono poi annessequatt.ro Cliniche per l'esercizio medico-chirurgico che trovansi nel grande Ospedale degli Incurabili, vale a dire la ( Unica medica, la chirurgica, l'ostetrica e l'oftalmica. E degno ili nota che quest'ultima è la più antica in Europa. Istituita nel 1815, ne fu primo professore il cav. G. B. Quadri; fu poi riordinata e migliorata nel 1816, e i suoi regolamenti furono richiesti da Vienna, ove nel 1810 ne fu aperta una consimile, la quale diede origine e norma alla fondazione di quella di Berlino e di tutte le altre che trovansi in Allemagua e in Italia.
   Nonostante però la vastità dell'odierna Università non taceremo che trattasi di costruire ini nuovo grandioso edilizio universitario nel nuovo quartiere del Risanamento, e proprio lungo il Bettiiilo San Giuseppe.
   Biblioteche. — E dacché abbiamo parlato della biblioteca dell'Università, diremo qui delle tante altre che trovansi in Napoli.