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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Napoli
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 450

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arti; Quarta — Italia Meridionale
   Porla Grande « l'orlo Mercantile (fig. 40). — Infondalo nel 1302 da Carlo 11 d'Ang'iò il quali costruì il Molo Grande, ampliato pofda Alfonso di Aragona. Alla sua estremità lu innalzata, sullo scorcio del secolo XV, una Lanterna clic fu disti ulta da un fulmine, riedificata nel 1050 e ridotta nel 1843 alla sua forma presente. Si sale per una comoda scala marmorea di 142 gradini alla galleria in vetta con superba veduta dei porti, dei castelli e delle isole. Presso la Lanterna, nuovo grandioso EnirepSL o deposito di mercanzie.
   Ma un porlo mercantile assai più vasto e di cui pose la prima pietra, nel maggio del 18G2, re Vittorio Emanuele, fu costruito di fresco all'estremità est della Marinella. La città chiede sempre e istantemente che vi sia aggiunto uu bacino di carenaggio.
   11 Qiuri o la banchina del porto Mercantile, detto Strada del Pillerò, su cui corre la ferrovia del
   porto, termina a sinistra, alla Dogana Nuova e a destra al Molo piccolo ov'è la suddetta Imma-colatella, ove sbarcano i viaggiatori che arrivano per via di mare a Napoli.
   l'orlo Mililare (fig. 41). — Questo porto e l'Arsenale di Napoli hanno molto rimesso della loro primitiva importanza dopo i grandiosi lavori consimili in via di esecuzione a Taranto ove si vuol trasportare. 11 porto Militare, chiuso da una cancellata dalla parte del Molo militare, lungo 390 metri, fu incominciato nel 1820 sotto Francesco 1 e mollo ingrandito in seguito.
   La profondità del porto varia da 20 metri (nella punta del molo San Vincenzo) sino agli 8 ed ai 0 metri nell'interno del porto Militare; e dai 9 metri (nella punta del molo San Gennaro) sino ai 3 e 4 metri nell'interno del porto Mercantile.
   Nell'angolo sud-est trovatisi la Darsena (l'antico porto Militare) e l'Arsenale di marina, costruito nel 157 7 dal viceré Mendoza, con cantiere, ecc. (1 ).
   BEALE OSSERVATORIO ASTRONOMICO
   È a 152 metri dal livello del mare sul punto più eccelso di Capodiinonte, collina ch'ebbe anche il nome di Miradois da una villa di un marchese spaglinolo di questo nome. Sta sotto 40° 51' 47 lat. boreale e 1° 48' 10'' long, est da Roma. Ne fu promotore Federico Zuccari che trovò disacconcia ai fini della scienza la specola della torre di San Gaudioso e il sito presso il Museo ove, sin dal 1791, erano state gittate le fondamenta di un altro osservatorio. Il cav. Stefano Gasse architettò nel 1819, su disegno dello Zuccari modificato dal padre Piazzi, l'edifizio, il quale stendesi in faccia a mezzogiorno con nobili ed eleganti forme, rivestito esternamente di travertino di Gaeta
   (l) A cagione dell'importanza del Porlo di Napoli aggiungiamo qui i seguenti particolari desunti dalle Coste d'Italia, libro recentissimo di T. Rosati (Roma 1895):
   « Le maree sono poco sensibili; le correnti della costa vanno in generale da ovest ad est con poca velocità ma sempre a seconda dei venti che spirano. I venti di traversìa del porlo sono quelli di est-sud-est ed ovest-nord-ovest. I fanali che trovansi nel porlo di Napoli sono quattro. Il primo 6 posto sulla gran torre del molo Angioino, è a luco bianca fissa variata da splendori di 2' in 2', alto metri 4S.10 sul livello del mare e della portata di miglia 19.2 per gli splendori e di 13.2 per la luce fissa. Il secondo trovasi sulla punta del molo San Vincenzo, elevato di metri 14.20 sul mare, a luca rossa fissa variala da lampi di 3' in 3'. La portata del fanale è di miglia 7.5, dei lampi 9.5. Sull'angolo poi della testata del molo San Gennaro sono situati due fanali accoppiati sulla stessa orizzontalo a luce bianca e verde, elevati sul mare metri 11.20, visibili, il bianco, a tre miglia ed il verde ad un miglio. Esistono in ultimo due boe luminose (sistema Pintscli) l'una a luce rossa visibile a quatlro miglia, l'altra a luce fissa verde visibile a tre, la prima posta davanti la scogliera del molo San Vincenzo; l'altra situata davanti la scogliera del molo a martello. Ila più frequenti rapporti commerciali nel regno coi porti di Genova, Livorno, Cagliari, Palermo, Messina, Catania, Siracusa; ed all'estero con quelli di Londra, Liverpool, IJuenos-Ayres, Montevideo ed allri scali del Piata e New York. Vi esiste un corpo di piloti composto di dieci persone compreso il capo. Appartengono al Comune di Napoli 101 bastimenti a vela di tonnellate 17,031 e 10 piroscafi di tonnellate 1310. La genie di mare iscritta nelle matricole del Compartimento somma a 2117 individui di prima calegoria (naviganti) ed a 5120 di seconda. Il solo molo provvisto di grue è quello di San Gennaro, sul quale elevasi anche il fabbricato ad uso punto franco. Ivi son piazzato quattro grue che appartengono per altro ai privati. Nell'arsenale della Regia Marina esiste un bacino da raddobbo. Le stallie vengono regolate dal contratto di noleggio, ed ove questo non provveda, è uso del porto che trattandosi di merci e partite alla rinfusa, si debbano sbarcare da 300 a 400 tonnellate al giorno ».