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l'arti; Quarta — Italia Meridionale
Fra il Duomo e la chiesa di Donna Regina vuoisi porre altra porta detta di Santa Sofìa, e in alto, dirimpetto ad essa, porta Montana. Dalla via di mare ricordasi porta Licinia presso l'ex-clnesa di San Gerolamo e porta Baiami o di Baia, da ultimo. Altre porte, parecchie segnatamente verso nord, aveva Napoli antica, ma non ce ne pervenne ii nome primitivo.
Ad eccezione di pochi frammenti di mura e fossi, Napoli poco serba delle sue fortificazioni medieviche oltre i suddescritti castelli e poche porte ammodernate le quali, per esser ora circondate da strade e case, trovatisi dentro la città. Hanno ciascuna un busto di San Gaetano collocato sopra di esse per un voto del Municipio a questo santo durante la peste del 1G5G.
l'orla Capitana (%.. 31), su quella ch'era in addietro la strada maestra a Capua anzi che fosse aperta la nuova di Capodichino. — È decorata con lo stemma di Ferdinando 1 di Aragona che la costruì del pari che le mura della città in quel quartiere). Fu restaurata ed ornata dal fiorentino Giulio da Majano nel 1495, ed aggiunte ulteriori vi furono fatte nel 1535, quando Carlo V fece il suo ingresso in Napoli f bassorilievi e le statue di Saul'Agnello e San Gennaro furonvi al.or collocate. Le due torri che fiancheggiano la porta sono del tempo di Ferdinando 1 ed àdito mandansi YUnore e la Virtù come sta scritto sotto di esse. Nel 1658 le alterazioni fatte alla porta ne ulularono il carattere. Porla Capuana 6 forse la porta giù bella del Rinascimento, coi suoi trofei, due Vittorie, due Angeli con grappoli e canestri
di frulla, un alto fregio ed un attico e le due statue suddette.
l'orla Soffila. Situata all'estremità della Strada Egeziaca, scliiudesi sul corso Garibaldi e sulla strada che va a Nola. Anch'essa è fiancheggiata da due torri rotonde denominate Santa l'è e la Speranza, ed ha, sopra, un bassorilievo di Ferdinando I. Immediatamente dopo di essa è la via che conduce alla stazione ferroviaria centrale.
Porta del ('armine, — Sorgeva presso la chiesa di Santa Maria del Carmine e fu rimossa per ampliare la strada alla suddetta stazione, iiiniangono ai due lati le sue due torri massiccie coi nomi di Fedelissima e la Vittoria. Parecchi avanzi di torri rotonde fra questa porta e porta Capuana formavan parte delle mura aragonesi nel lato est della città.
Altre (lue porte di poco momento sono porta Alba, cosidetta dal viceré duca d'Alba; ma più nota generalmente sotto il nome Porta Sciuscella nel largo Spirito Santo, e porta San Gennaro presso piazza Cavour.
Passati il Vomero e Antignano si esce dalla cinta daziaria per la porta di Arclie-tiello per salire a destra alla porta Cangiani che dista uu'ora c un quarto in vettura da villa Nazionale e un po' meno dal corso Vittorio Emanuele.
Fra gli altri ingressi senza porte in città voglionsi mentovare la strada del Campo e la strada di Capodichino, le quali mettono ambedue al luogo detto il Campo ove dira-mansi le strade a Caserta e a Capua ; la strada di Capodimonte, che conduce al palazzo omonimo, e di là alla strada a Capua per Aversa ; e le strade di Posillipo e della grotta che vanno ambedue a Pozzuoli ed a Baia.
PONTI
Quantunque abbianvi in Napoli quattro cosidetti ponti, uno soltanto lia propriamente diritto a codesto nome, non essendo gli altri che viadotti sulle valli o depressioni nella città. Non hawi infatti che un liuinicello che richiegga un ponte, il classico Sebeto, di cui cantò Virgilio nel vn A^WEneide :
Nè tu senza il tuo nome a questa impresa, Ebaio, te n'andrai, del gran Telone E de la bella Ninfa di Sebeto Figlio onorato.
l'onte della Maddalena. — Fu costruito da ['onte di fdiiaia. — È un viadotto costruito Carlo 111 nel luogo di un ponte più antico dello nel 1634 per la comunicazione fra i colli di Pizzo-il l'onte di (luiscardo. Derivò il nome dalla vi falcone e di Sant'Elmo e conduce^ sinistra alla cimi chiesa della Maddalena. caserma di l'izzofalcone. Fu riedificato nella sua