Napoli
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Fig. 28. — Napoli ; Piazza della Vittoria
che diede luogo a molte controversie. Il Vasari l'attribuisce a J. van Eyck e lo vuole uno dei suoi primi dipinti a olio dopo ch'ebbe scoperta o riscoperta la pittura a olio. Aggiunge il Vasari che il quadro fu inviato da alcuni mercanti italiani nelle Fiandre in dono ad Alfonso I e che al suo arrivo a Napoli i pittori trassero tulli ad esaminarlo quale una curiosità. Altri invece lo vogliono dello Zingaro o del suo allievo il Donzelli, per la ragione che le faccio dei tre Magi essendo ritratti di Alfonso I, di Ferdinando I e di un terzo real personaggio del tempo (forse Lucrezia d'Anagni), mal poteva van Eyck, ch'era in Fiandra, introdurvi il ritratto del rech'einon aveva mai veduto. Per combattere l'obbiezione fuvvi chi disse (quantunque senza prova slorica) che le faccie dei Magi furono ritoccate e cambiate in ritraili dal suddetto Zingaro.
Presso la sacrestia è una piccola Vergine col Bambino in braccio, attribuita a Giuliano da
e Castel Sant'Elmo (da fotografia Bkogi).
Majano dal Cicognara che loda l'eleganza delle figure e la ricchezza del panneggiamento; e alla sinistra dell'aitar maggiore un bel ciborio con rilievi, probabilmente del medesimo scultore. Tutlo l'interno della chiesa fu rimodellalo nel gusto detestabile spagnuolo del secolo XVIII, non rimanendovi traccia dell'originale architettura archiacuta salvo elle la facciata e le sue torricelle spirali.
Dietro il coro lina scala a chiocciola di 150 gradini mette al sommo del campanile. Vuoisene autore Giovanni da Pisa, ma è più probabilmente opera del secolo XV.
Una galleria coperta fra Castel Nuovo e il palazzo Regio porgeva una via di salvezza da questo a quello in caso d'insurrezione popolare.
Castel Sant'Elmo (fig. 28), dello nel secolo XIV Gasici Sant'Erasmo da una cappella di questo santo che sorgeva anticamente in velia al poggio. — Fu fondato nel 1319 dal re Roberto il Savio
10 — f.a Patri», voi. IV.