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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Napoli
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 450

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Come Dio volle, il E. Governo, con suo decreto del 7 dicembre 1887, approvò il contratto accolto dal Consiglio comunale il 12 ottobre 1887 in cui prevalse il concetto della concessione unica (contrariamente alle proposte concessioni a cottimo) ad una Società anonima, assiuitrice dei lavori e composta dei signori Giacomelli, Bassi, Allievi e Marmaglia i quali presentarono le loro offerte il 15 maggio 1887, accettate in capo ad alcuni mesi, il 15 settembre del medesimo anno.
   I)i tal modo, dopo ben cinque anni di tentativi di progetti, controprogetti e contratti, il 15 giugno del 1889 fu posta finalmente la prima pietra inaugurale dal Re in persona, al cospetto di S. M. la regina Margherita, di S. A. lì. il principe di Napoli, del cardinale Sanfelice, arcivescovo, e del senatore Amore che aveva firmato il contratto del Risanamento e clie poi, per la solita gratitudine popolare, 11011 fu più eletto consigliere.
   Or qui giova premettere che, prima della grand'opera del risanamento generale, erasi già dato mano, come ab-biam visto, a bonificare e ad abbellire la città con costruzioni parziali. Oltre l'acquedotto del Scrino e la galleria Umberto I, era già sorto il poetico ed arioso rione del Vomero per opera della Società Tiberina, e già splendevano per palazzi eleganti, ville e parchi signorili i rioni Vasto, Orientale e Amedeo. Ma solo dal 15 giugno 1889 si diede mano ai piani regolatori per una generale e compiuta bonifica dei quartieri più insalubri; solo da quel giorno ebbero principio ì lavori per la fognatura generale della città, affidati all'impresa Minuzzi e C. Quest'opera colossale comprende tre collettori, una rete di fogne, scaricatoi, una vasca a IMedigrotta, un emissario con foce a Cuma ed uno scaricatoio con foce a Coroglio.
   Negli ultimi sei anni decorsi le demolizioni e le riedificazioni andarono di pari passo e la vecchia e lurida Napoli già si presenta come ringiovanita. L'antico corso Garibaldi che dividevasi
   mommi