Napoli
59
Fig. 20. — Napoli. Panorama dal Molo (da fotografia SommerJ.
Verso il mare il quartiere (lei Porto rappiccasi al porto, all'Università e al teatro del Fondo. Segue a est il piccolo quartiere Pendino, uno dei più popolati ed importanti per la conoscenza dei costumi napoletani. Qui sorge, 11011 lungi dall'Università, la chiesa di San Severino, coi celebri freschi giotteschi e i monumenti, l'antica Zecca, il maestoso palazzo del Prestito (Banco della Pietà) e la piazza degli Orefici.
All'estremità sud-est di Napoli, nel quartiere del Mercato, si conserva ancora nella cappella della Croce al Mercato il ceppo sii cui fu mozzo il capo all'infelice Corradino, l'ultimo degli Ilohenstaufen, e nella chiesa del Carmine vedesi la sua statua, opera dello scultore Alberto Thorwaldsen.
I tre ultimi quartieri, che nel 1881 furono il focolare principale dell'epidemia colerica, vennero trasformati, come or ora vedremo, e dal 1887 furono rifatti i quartieri di Arenacela Orientale, Saut' E freni Vecchio, Ollocallì, Miradois, Materdei, Amedeo e Vomero. A quest'ultimo quartiere 0 rione di Napoli si va ora per la via nuova Torquato Tasso dal corso Vittorio Emanuele e dalla parte opposta alla via vecchia dell'Infrascata, sì che con le due funicolari nulla manca por agevolare le comunicazioni col Vomero che ha innanzi a sè un bell'avvenire. Con rapidità vertiginosa sorsero al Vomero, in pochi anni, vasti fabbricati, alti ed allineati. Vi è già un teatro Excekior, vi sono chiese, eaffò