Provincia di Napoli
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Commercio, — Degli olii finissimi di Nisida e di Capri si fa qualche commercio, ma questo è più rilevante ancora pei vini leggieri e gentili di Capri, bianchi e rossi, di cui grande è il consumo in Napoli; dei dolci e fragranti di Gragnano, che son rossi; degli austeri di Cuma e di Pozzuoli, rossi anch'essi, e dei grechi di Somma. Però 1 vini più pregiati e riputati eccellenti sono ì Vesuviani e certi grechettì che producono poche terre presso Maddaloni, Fra i vini vesuviani e del monte Somma primeggiano quelli di Ottajano e di Torre del Greco ed è richiesto sopratutto il Lacrymct ClirkU, notissima qualità di vino bianco e rosso che vendemmiasi soltanto nelle poche terre fra Rosina e l'eremo di San Salvatore. Pi questo vino si fa traffico col Belgio, coli'Inghilterra; con esso raddolciscousi in Olanda i vini rossi e i secchi di Francia e se ne spedisce sin negli Stati Uniti d'America.
L'abbondanza dei vini alimenta anche il traffico dell'alcool, di cu, sono molte fabbriche nella provinci?, di Napoli.
Sorrento, con Piano di Sorrento, Meta e Sant'Agnello, ha una delle più vaste produzioni agrumarie, oltre al commercio della seta, degli olii, dei latticini e di quello artistico e caratteristico degli intarsii. Sant'Agnello, presso Sorrento, è una di quelle più fertili terre; i suoi cittadini sono lavoratori intraprendenti e ingegnosi. Basterà citare Francesco Saverio Ciampa, in origine modesto ma strenuo operaio, che il lavoro, la carità, l'onestà resero veramente grande. Egli seppe, per il primo forse e dando esempio che è stato seguito con frutto, trarre dalle vivo risorse della sua terra natale la prosperità del commercio agrumario e della marina mercantile. Mentre un deperimento marinaresco affliggeva la classe operaia e lasciava deserte le costiere, il Ciampa intraprese coi suoi capitali nuove costruzioni. In breve, al suo appello, si ripopolò di lavoratori la marina e furono varate ben diciassette navi, parecchie delle quali in acciaio. 11 Governo premiò il Ciampa con la commenda: egli continuò nella sua mirabile opera. Le navi portano migliaia e migliaia di casse d'aranci, di limoni, di noci, di nocciuole, noli'America principalmente e poi in ogni parte del mondo. La famiglia Ciampa si compone adesso dei figliuoli di Francesco Saverio che ne hanno ereditato tutte le virtù, tutto lo zelo. La Casa ha succursali in Rodi Garganico e a Messina. È la più potente della penisola Sorrentina, forse d'Italia, ed è stimata, ammirata, presa a esempio da tutti. Non si poteva parlare delle'industrie del Meridionale senza citare questa famiglia di lavoratori che dà una così abbondante produzione e lavoro a migliaia di braccia.
Pregiatissimi sono i noci, i pioppi, i castagni e gli olmi delle Provincie di Napoli e di Avellino. Oltre alle vàrie opere di costruzione e manifatture a cui servono principalmente, i castagni adoperansi per pali a sostegno delle viti e a fabbricar dogarclle per le botti di cui si fa grande esportazione, specialmente a Castellammare.
Notevole finalmente è il traffico del cremor di tartaro, che si estrae dalla posatura dei vini. Nei dintorni di Napoli se ne fabbrica la maggior quantità e segnatamente in Sant'Antonio di Aversa.
Clima. — Il clima di Napoli si può chiamar tonico c vivificante al paragone di quello di Roma che ò dolce e rilassante. Napoli non va soggetta uè allo stesso grado di freddo nel verno nè all'istosso calore nell'estate di Roma e Firenze. Nei due mesi più caldi dell'estate (luglio e agosto) il caldo è smorzato dalle brezzoline marine e terrestri. Di rado nevica in Napoli, o se nevica, la neve tosto si scioglie: ma essa imbianca spesso per settimane e tal fiata per mesi le vette dei circostanti Apemnni e quando il vento scende da esse l'aria è fredda e molesta alle costituzioni delicate. Codesti venti predominano nel febbraio e nel marzo ed è allora che la mortalità è maggiore, laddove è minore per avventura nei mesi estivi. 11 calore allora si fa sentire maggiormente quando spirano i venti sciroccali i quali tarpano le ali ai venti refrigeranti di mare e di terra; ina essi non durano oltre tre giorni.