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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Napoli
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 450

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Provincia di Napoli
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   all'orlo di un cratere antico di vulcano il cui fondo era occupato dal lago di A guano, ora prosciugato, A sinistra e a destra della strada, a cento passi dal lago, trovansi le Stufe di San Germano e la celebre Grotta del Cane. Le prime sono cavernette, nelle pareti interne del labbro del cratere poco sopra il livello dell'antico lago, dalle quali esala un caldissimo vapore sulfureo, raccolto per la cura dei gottosi e reumatici negli ospedali di Napoli.
   1. Grotta del Cane, a circa 100 passi a est dalle Stufe ed assai più maravigliosa, consiste in una cavernetta naturale nel tufo vulcanico antica, sì che Plinio la descrive
   Fìg. 2. — Pianta topografica dei Campi Flegrei.
   fra le spiracula et Scrobes charoneae morliferum spiritimi exhulantes. Dalle pareti infatti e dal pavimento esala continuamente vapore misto a gas acido carbonico, il quale, per la sua maggiore gravità specifica, si accumula in fondo e scorre per l'uscita leggermente elevata. La parte superiore della cavernetta è perciò libera dal gas, mentre il pavimento ne rimane intieramente coperto. Un uomo in piedi può per conseguenza entrare senza timore e pericolo; non così un cane ad esempio od altro animale di bassa statura, che per effetto del gas suddetto in pochi minuti vi resta come asfissiato; ma poco stante si caccia fuori e il cane e così assuefatto a questo esperimento, sic sine morte mori, che ne diviene indifferente. Non occorre osservare clic un lume si spegne nel gas mefitico per mancanza di ossigeno.
   3. Solfatara. — Situata fra Astrali e il mare sulla strada di Pozzuoli ò separata dalla spiaggia da un monticelo vulcanico anch'esso. Si pone piede nell'interno per una fenditura nell'orlo del cratere, prodotta da qualche tremuoto o piuttosto dalla pressione della lava bollente ed erompente, dacché la Solfatara è evidentemente il residuo di un vulcano di cui crollò la vetta. Il cratere e poco fondo e, dissoniiglianteinente agii altri vulcani, non è nel mezzo a foggia d'imbuto, ma piano; l'orlo o il labbro che dir