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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Napoli
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 450

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Campania
   V'ó
   Vulcani o Solfatara, presso Pozzuoli, da divenire un oggetto ragguardevole di commercio.
   Una specie particolare di creta bianca adoperata nella preparazione dell'a//c« prementovata estraevasi dai colli presso il medesimo luogo, (letti Collcs Leucogaei; mentre la sabbia vulcanica di altri colli, in vicinanza immediata di Pozzuoli, formava un cemento di straordinaria durezza, detto Puteolanum (Plin., xvin, 11, s. 29, ecc.), d'onde il nome di pozzolana dato alle sabbio vulcaniche aventi la proprietà di formare malte idrauliche in mescolanza colle calci grasse.
   Tutti gli antichi scrittori affermano concordemente che i Campani non furono gli aborigeni del paese a cui diedero il loro nome. Invero, come potevasi ragionevolmente aspettare per la sua grande fertilità, la Campania pare andasse soggetta a reiterate mutazioni di popolazione e fosse conquistata da orde successive d'invasori stranieri (Pol., ni, 91). Di questi rivolgimenti i primi sono avvolti in grande oscurità; ma nel tutto insieme par chiaro che la popolazione originalo di questo fertil paese (la prima almeno di cui vi ha un ricordo) era una razza Osca od Ausonia. Antioco di Siracusa lo dice abitato dagli Opici, detti anche Ausonii. Polibio, per contro, tentò stabilire una distinzione fra i due e descrisse le sponde del Crater (ora golfo di Napoli) come occupate dagli Opici e dagli Ausonii; mentre altri spinsero la distinzione più oltre e rappresentarono gli Opici, gli Ausonii e gli Osci quali razze separato che iinpadi onironsi successivamente del paese (Stiiab., v, p. 242). La fallacia di quest'asserzione è ovvia: Opici ed Osci son meramente due forme dello stesso nome ed havvi ogni ragione per far credere che gli Ausonii erano un ramo della medesima razza se non assolutamente una razza identica ad essi.
   Egli par certo che i primi coloni Greci in quelle regioni le trovarono occupate dal popolo ch'essi chiamarono Opici; di che questa porzione d'Italia fu denominata da essi Opicia (O-r/J-j). Nell'istesso tempo noi troviamo indizi numerosi di stabilimenti Tirreni (ossia Pelasgi), segnatamente lungo la costa, i quali pare appartengano ad un periodo antichissimo e non si possano attribuire al dominio etrusco posteriore (Niebuiir, voi. i, p. 45; Abeken, Mittel Italien, p. 102). Che questi stabilimenti fossero anteriori a quelli degli Osci o fossero disseminati lungo le coste mentre codesto popolo occupava principalmente l'interno, è un punto su cui è impossibile pronunciare un'opinione.
   Il fatto più antico che puossi ammetter come storico rispetto la Campania ò lo stabilimento della colonia Greca a Cuma, e quantunque noi non possiamo al fermo ammettere come autentica la data assegnata dagli ultimi cronologi, vale a dire l'anno 1050 av. C., pare abbiavi ragione di credere ch'esso fu effettivamente — come afferma Strabene e come vedremo a suo tempo sotto Cuma — il più antico di tutti i greci stabilimenti in Italia.
   I Cumani estesero in breve il loro dominio fondando le colonie di Dìcearchia (Pozzuoli), Paleopoli (Napoli vecchia) e Napoli nuova; e secondo alcune relazioni parrebbe ch'essi avessero fondato stabilimenti nell'interno di Nola e di Abella (Avella vecchia). Ma ò probabile che il loro progredire fosse inceppato dallo stabilimento di una nuova e più formidabile potenza vicina. La conquista della Campania per gli Etruschi è un fatto che noi non possiamo ricusare di ricevere come storico, per quanto imperfetta sìa l'informazione che ne abbiamo.
   Narra Polibio (ir, 17) che nell'istesso tempo che gli Etruschi possedevano le pianure dell'Italia settentrionale, occupate in seguito dai Galli, essi possedevano eziandio quelle della Campania intorno a Capua e a Nola; e Strabone (v, p. 242) dico ch'essi fondarono in questa parte d'Italia dodici città, la principale dello quali era Capua.
   L'origine etrusca di Capua e Nola è attestata dalla testimonianza di Catone; e Livio ci dice che il nome originale della prima città era Volturno, forma evidentemente etrusca (Liv., ìv, 37 ; Cat., ap. Vell. Pat., i, 7). Il periodo in cui fu stabilito questo
   3 — La «'affili, voi. IV