Guastalla
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Il bilancio preventivo pel 1901 del Comune di Guastalla offre i seguenti risultati:
Attivo
Entrate ordinarie
L. 1.-3.074,12
» straordinario.....» 7.401,01
Movimento di capitali .... » (500 —
Pillata!» attiva dei residui . . » 5.530,89
Partite di giro e contabilità speciali » 23.951, Hi
Tolule L. 191.003,18
Passivo
Spese obbligatorie ordinarie
L. -128.273,39
» » straordinarie . »
» facoltative......»
Movimento di capitali.....»
Partite di giro e contabilità speciali »
6.540.26 24.270 -8.028,37 23.951 16
To/cde L. 191.003,18
Cenno storico. — Si fanno risalire le origini di Guastalla al periodo longobardico. Vuoisi anzi che fra le brughiere in riva al Po, costituenti interamente il territorio di Guastalla, accampassero le milizie di Agilulfo, re dei Longobardi, messe a difesa del Po: da ciò il luogo si sarebbe anticamente chiamato Wartstall,dalle paride tedesche Warte (guardia) e Stali (stazione). Da Wartstall sarebbe venuto Vastallia ed infine, per successivi addolcimenti, Guastalla. Certo è che le prime notizie positive del luogo risalgono al 602. Guastalla fu lungamente soggetta al vescovado di Reggio; indi fu infeudata al monastero di San Sisto in Piacenza; agli arcivescovi di Milano; a Bonifacio marchese di Toscana, padre della contessa Matilde; alla contessa Matilde medesima; al Comune di Cremona. Nel 1307 Giberto da Correggio, signore di Parma, in guerra con Cremona, tolse a questa città Guastalla, ne atterrò le mura e se ne proclamò signore, chiedendo l'investitura all'imperatore Arrigo VII di Lussemburgo, che, in quel torno, compiva il suo giro in Italia, risollevando momentaneamente le sorti del partito ghibellino, dalla calata di Carlo di Valois in poi, assai depresso.
Dai Correggeschi, spogliati del loro dominio da Luchino Visconti, Guastalla passò in feudo di Guido Torello, prepostovi da Otto de Terzi, capitano del duca di Milano ed improvvisatosi signore di Reggio e di Parma, durante lo sfacelo dello Stato dei Visconti alla morte di Gian Galeazzo, primo duca di Milano. Nel 1420 Guido Torello ottenne poi da Filippo Maria Visconti regolare investitura del feudo di Guastalla di cui aveva il godimento fin dal 1403. Guido Torello fu marito ad Orsina Visconti che, nel 1420, durante la guerra tra Venezia ed il ducato di Milano, capitanando le proprie truppe, mise in rotta un corpo di Schiavoni, inandato dalla Serenissima a forzare il passo del Po ed a danneggiare Guastalla alleata di Milano. Guido Torello, primo signore di Guastalla, morì nel 1449; gli successe il figlio Cristoforo ed a questi il figlio Guido Galeotto, che ebbe poi a successori prima il figlio Francesco Maria, poi l'altro Achille. Trucidato quest'ultimo, nel 1522, da Ercole Gonzaga, conte ili Novellara, Guastalla passò a Lodovica figliuola di Achille, rimasto senza prole maschile, la quale vendette Guastalla a Don Ferrante Gonzaga per 22.280 scudi d'oro; tale vendita fu sanzionata nel 1541 dall'imperatore Carlo V. Lodovica Torello, principessa di Guastalla, si ritirò in Milano dedicandosi ad opere di pietà, fra le quali è rimasto il famoso Educandato per fanciulle nobili cadute in povero stato, detto appunto della Guastalla.
Dal 1541 Don Ferrante I Gonzaga ed t suoi discendenti dominarono per più ili un secolo Guastalla, che subì in pari tempo il contraccolpo delle vicende che per buona parte del secolo N\ I sconvolsero la Lombardia.
Nel 1734 Guastalla tu occupata dalle truppe imperiali, che la cedettero ai Franco-Sardi; finche, per il trattato di Aquisgrana del 1748, il ducato di Guastalla fu aggiunto a quelli di Parma e di Piacenza e dato in governo a Don Filippo di Borbone infante di Spagna, la linea del quale si estinse nel 1802.
Durante il periodo rivoluzionario il ducato di Guastalla seguì le sorti di Parma e di Piacenza; nel 1806 Napoleone ne costituì un principato, che diede in appannaggio a sua sorella Paolina, moglie al principe Borghese di Roma, la quale lo cedette al Regno Italico. Nel 181i, distrutto dalla reazione trionfante, insieme a tutti gli ordinamenti
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