Mandamenti e Comuni del Circondario di Reggio nell'Emilia
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Scandiano, ed è in parte circondato dalle mura dell'antico suo castello, del quale conservansi ancora in buono stato alcuni tratti con merlature, una torre e la porta settentrionale. C'è nell'insieme di Castellarano, per chi lo osservi dalla strada delle Radici, qualche cosa di scenografico che s'imprime nella mente; il suo orizzonte si stende d'alto in basso dall'Apennino ai colli Euganei. Nell'interno del paese non mancano edifizi civili e di bell'aspetto; notevole la chiesa parrocchiale dedicata alla Vergine Assunta, che contiene una cripta dei primi tempi dell'éra cristiana.
Frazione importante del Comune di Castellarano è il villaggio di Roteglia, pur esso sulla strada delle Radici e sulla sponda sinistra della Secchia, con una discreta chiesa parrocchiale di recente ristaurata. Roteglia è luogo antico ed i cui signori ebbero parte non lieve nelle vicende della regione, specie durante il periodo delle lotte fra Guelfi e Ghibellini e signorili. Altre frazioni sono: San Valentino, Monte-babbio, Cadiroggio. Alquanto al disopra di Castellarano havvi la presa del canale di Reggio dalla Secchia.
Il territorio di Castellarano, fertilissimo, dà cereali d'ogni specie, foraggi, frutta, viti ed ortaglie. L'allevamento del bestiame è l'industria di maggior rilievo del luogo ed alimenta un attivo traffico di esportazione. A Castellarano vi ha una non dispregevole miniera di rame e nei dintorni si scoprono dei pezzi di buona lignite.
Cenno storico. — Castellarauo ha origini antichissime. Nei suoi paraggi si trovò una di quelle terremare che sono una particolarità del Modenese, ricche di detriti e di avanzi di ogni genere della vita delle tribù primitive che abitarono venti secoli avanti l'èra volgare queste regioni. 11 suo nome attuale vuoisi venga dagli olivi che anticamente coltivavansi in questa plaga e dei quali è rimasto ancora qualche campione inselvatichito in parecchi poderi dei dintorni. Da Castrimi Olerianum od Ole-riami dell'epoca romana sarebbe venuto per corruzione il Castrimi Ailarianum dei bassi tempi, volgarizzatosi poi in Castellarauo. Ma lasciamo ai dilettanti di etimologia l'intera responsabilità di queste derivazioni. Castellarano fu alternativamente soggetto alla diocesi di Parma ed a quella di Reggio. Da quest'ultima fu acquistato dal marchese Bonifacio di Toscana, padre della contessa Matilde, che vi possedeva un castello, ove talvolta veniva a soggiornare. Nel 1187 gli abitanti di Castellarano si assoggettarono per dedizione spontanea al Comune di Reggio; ma le guerre civili che seguirono il periodo glorioso della Lega fecero sì che questa terra passasse, a seconda della fortuna delle fazioni, dall'uno all'altro signore. In ultimo rimase ai signori di Roteglia, o Rodeglia come allora dicevasi, che se ne impadronirono colla forza, restandovi fin verso il 1400. In quel periodo Azzo di Rodeglia, essendosi ribellato al marchese Nicolò III, il quale, col riacquisto di Reggio, mirava a reintegrare il dominio di sua Casa dei perduti territori, Castellarano fu espugnato dalle armi dell'Estense, che diede questa terra, insieme alla limitrofa Rodeglia, a governare a Jacopo Gilioli, suo capitano d'armi. Borso d'Este, primo duca di Ferrara, di Modena e di Reggio, investì dei feudi di Castellarano e di Roteglia Lorenzo Strozzi. Sulla fine del secolo XV, estintasi la linea dello Strozzi i feudi di Castellarano e di Rodeglia, caddero in potestà della Camera ducale. Indi Ercole 1 diede Castellarano in feudo al proprio fratello Sigismondo assieme ai feudi di San Martino in Rio e Campogalliano; i discendenti di Sigismondo d'Este tennero fino all'estinzione della loro linea questo feudo, che passò poi ai Vallotta, che lo tennero fin a quando i titoli feudali furono dichiarati nulli e soppressi (Lalla Repubblica Cispadana del 1796. Da quel periodo Castellarauo fece parte della provincia di Reggio, alla quale è rimasto sempre aggregato.
Coli, elett. Correggio — Dioe. Reggio — P2, T. e Str. ferr.
Viano (3002 ab.). — Il territorio di questo Comune si stende nella parte occidentale del mandamento, in una regione piuttosto montuosa; io attraversano la