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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Modena e Reggio nell'Emilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1902, pagine 328

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   151-2 Parte Terza — Italia Centrale
   Altre curiosità dell'antica Canossa sono la cisterna, o serbatoio d'acqua, e le celle sotterranee, nelle quali conservavansi pane, fanne, vino ed altre derrate, orale Donizzone poteva far dire alla sua Canossa:    Infine, nell'edifizio appositamente costrutto del piccolo Museo Canussano, istituito dacché la rupe edi ruderi divennero, per legge, monumento nazionale, ed inaugurato nel 1893, si conservano molti oggetti, monete, libri, scoltme, quadri, sigilli monogrammi, raccolti ed ordinati con molta cura e valentia nelle due sale ilei Mi^eo dal già ricordato prof. iNubori'e Campanini, si benemerito della storiografia reggiana in genere e della canossana in ispecie.
   Anche questo Museo è cosa interessantissima a visitarsi ed utile per gli studiosi di quel]'importantissimo momento storico, nel quale, dal conili Ito fra le due supreme potestà del mondo medioevale — la pontificia e l'imperiale, l'ecclesiastica e la civile.; conflitto ch'ebbe il suo momento supremo, il suo punto culminante nella drammatica pagina di Canossa — spuntarono gli albori di una vita nuova per l'umanità: la vita del Rinascimento, che mosse per gradi alla conquista della libertà di pensiero e di sapienza; per cui ai di nostri una Canossa non è più possibile ed il fato della vecchia rupe irrevocabile.
   Quattro Castella (524-4 ab.). — Il territorio di questo importante Comune si stende nella parte nord-est del mandamento, sulla prima zona delle colline preapenniniche reggiane al contatto della pianura. Esso ha la superficie censita di 3549 ettari ed è estremamente frazionato. Il Comune deriva il suo nome da quattro colli, di pressoché uguale altezza e schierati pressoché sulla stessa linea tra la zona delle colline ed il piano, sui quali si vedono gli avanzi di fabbriche e fortilizi datanti pur questi dal periodo matildico. Tali colli, o castelli, sono detti Monte Zane, Monte Lucio, Bianello, Mont evetro. Il solo Bianello, che trovasi pressoché al centro, è ben conservato; gli altri non sono che ruderi, avanzi di grosse mura, di massicci torrioni sul culmine dei colli. Il castello di Bianello, sebbene abbia nel corso di tanti secoli subito molte trasformazioni, che di luogo forte ne fecero una dimora di villeggiatura, conserva tuttavia in qualche parte l'impronta della prima struttura. Salvo le evidenti ultime modificazioni, questo castello ebbe l'aspetto attuale nella generale ricostruzione compiuta tra il finire del secolo XVII ed il principio del XVIII, ad opera principalmente di Gaetano da Canossa, marchese delle Quattro Castella. Attualmente è di proprietà della famiglia ligure Bacigalupo.
   Altri edilizi notevoli del Comune di Quattro Castella sono : la Casa comunale, le scuole, divise nelle varie frazioni del Comune, tutte di recente costruzione, e le chiese parrocchiali delle cinque maggiori frazioni, dalle quali il Comune è costituito, cioè Quattro Castella, Montecavolo, Mucciatella, Salvarano e Puianello. Numerosissimi casini di campagna, taluni dei quali veramente signorili, sono sparsi nel territorio, nel quale abbondano le posizioni pittoresche e l'aria è pura e balsamica.
   11 territorio di Quattro Castella è assai fertile: dà cereali, viti, foraggi, ortaglie, frutta in grande copia. All'infuori dell'allevamento di una considerevole quantità di bestiame e della produzione del latte e del formaggio, che costituisce una ragguardevole fonte di guadagno, non vi sono industrie che non siano iu istretto rapporto coll'agricoltura.
   Cenno storico. — Antichissime sono le origini di questo Comune riattaccantisi ai quattro castelli, già esistente nel secolo X e feudo, nel 990, del signore di Canossa, progenitore della contessa Matilde. Durante il periodo matildico il castello di Bianello ha parte importante negli avvenimenti che a Canossa segnarono il punto acuto della gran lotta fra la Chiesa e l'Impero. 11 suddetto castello, forse più che fondato fu ricostrutto e riabbellito dalla contessa Matilde, la quale vi soggiornava volentieri — quando non si teneva alle Carpinete od a Canossa — per la sua comodità e vicinanza con Reggio e Modena. Nel 1077 fu ospite della contessa in Bianello (allora latinamente