Reggio nell'Emilia 241
Fig. 32. — Reggio nell'Emilia: Seminano Vescovile (da fotografia Fa.ntuxzi).
Per il servizio pubblico furono distribuii i in vari punti della città sei fontanelle ; e nei giardini pubblici lo stesso comm. Ulderico Levi fece erigere una fontana di artistiche proporzioni dedicandola alla memoria del benemerito priore Ferrari Bernini.
La costruzione dell'acquedotto fu affidata alla Ditta (ìalopin Sue Jacob di Savona, a cui successe la Soeietà Metallurgica Lionese. I lavori si iniziarono nel 1881 ed il 25 ottobre 1885, con grandi feste, tu inaugurata la fonte al serbatoio di Codemondo.
Mura della Città. — Altro lavoro edilizio di grande importanza che si va compiendo in questi ultimi anni in Reggio è l'atterramento delle mura.
Dai secoli di mezzo in poi Reggio era interamente circondata da alte e massiccie mora, le quali impedi vano l'aerazione conveniente a quella parte della città, — specialmente nei quartieri poveri e popolosi — che era ad essa adiacente. Nell'intento di togliere quest'altro e non lieve inconveniente e migliorare cosi le condizioni igieniche della città, il ricordato benefattore comm. Ulderico Levi metteva, nell'inverno del 1880, a disposizione del Comune, la somma di lire 40.000 onde iniziare il già approvato atterramento delle antiche mura. I lavori cominciarono dalla parte di San Pietro e, d'anno in anno, procedono per tratti negli altri lati della città. Alle mura è sostituita un'alta cancellata in ferro per la chiusura daziaria, ed i quartieri davanti ai quali l'atterramento delle incomode muraglie avviene risentono subita i benefizi dell'opera, nel loro miglioramento igienico e anche morale.
Ippodromo. — Da molti anni, sin dai tempi del governo ducale, esiste in Reggio, in fondo al giardino tra le mura, la caserma d'artiglieria e lo stabilimento dei bagni, un ippodromo circolare per le corse dei cavalli. E nei tempi andati le corse di fantini al trotto e di sedioli in Reggio, durante la fiera di maggio, ebbero voga nel mondo sportivo d'allora. Ma le rigide regole dello sport inglese, introdotte anche in Italia, condannarono quell'ippodromo, il quale venne disertato e perdette l'antica importanza. In questi ultimi tempi il barone Raimondo Fraudici ti, venuto in possesso per acquisto fallo su d'una estesa area di terreno fuori di porta Santo Stefano e proprio dirimpetto al suo palazzo e giardino, vi fece tracciare un ippodromo del percorso di mezzo miglio inglese preciso, nella forma e colle curve volute dalle prescrizioni ippiche moderne Da questo nuovo Ippodromo si ha fede trarranno incremento ed importanza le future riunioni di corse a Reggio, riprendendo l'antica interrotta tradizione.
Obelisco ai Martiri (fig. 34). — All'estremità del corso Garibaldi, dove questo sbocca nella via Emilia, sorge un alto ma assai semplice obelisco. Esso fu dedicato ai patrioti reggiani, che, nelle cospirazioni e nei movimenti del 1831, ebbero a soffrire prigionia, giudizi statari, esilio ed altre persecuzioni dal guverno austro-estense. Veramente l'obelisco fu innalzato dalla Municipalità in occasione delle nozze di Francesco V. ultimo duca di Modena, colla arciduchessa Aldegonda di Baviera. Ma dopo il 1859 cambiò, colla scritta, destinazione.
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