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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Modena e Reggio nell'Emilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1902, pagine 328

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Reggio nell'Emilia
   239
   Fig. 31. — Reggio nell'Emilia . Piazza Maggiore o Vittorio Emanuele (da fotografia Fantuzzi).
   Reggiane e del Consorzio Cavo Parmigiana-Moglia. Fu eretto ad Archivio di Stato con R. decreto del 20 marzo 1892.
   In questo Archivio si conservano gli Archivi storici e diplomatici del Comune di Reggio, delle Opere pie, della Prefettura del Crostalo durante il periodo napoleonico, del R. Tribunale, del Governatorato estense, dell'attuale Prefettura, della Sottoprefettura di Guastalla, dell'Intendenza di finanza, del Consorzio delle Bonificazioni Reggiane, del Genio civile, del Consiglio provinciale scolastico e parecchi archivi di famiglie patrizie quivi depositati. Questo Archivio conserva pergamene deirVUI secolo in copia, del IX secolo in originale, diplomi imperiali e regi, comitali e vescovili, autentici ed apocrifi, parecchi codici, il celebre Libro Grosso Antico, tutta una serie di riformazioni e provvigioni del Comune di Reggio dell'anno 1309, uria collezione preziosa di statuti ed interessantissimi carteggi di carattere storico.
   Annesso all'Archivio havvi un piccolo Museo numismatico e sfragistico cogli antichi suggelli del Comune, dei vescovi, delle famiglie patrizie, delle abbazie e delle antiche corporazioni religiose o d'arti e mestieri del Reggiano.
   Il R. Liceo ed il R. Ginnasio Lazzaro Spallanzani hanno sede in questo palazzo, che fin dal tempo dei cessati governi, quando lo tenevano i Gesuiti, era in gran parte adibito ad usi scolastici.
   Teatri. — Teatro Comunale (fig. 33). Questo grandioso edilìzio sorge nel mezzo, in magnifico isolato, di piazza Cavour, ch'era in origine l'antica piazza d'armi della città. Questo teatro, che, per magnificenza, eie-.
   ganza e perfezione, in tutto moderna, non teme il confronto d'alcun altro, venne eretto negli ultimi anni del reggimento estense a totali spese del Municipio e fu inaugurato con solenne pompa e l'intervento della Corte ducale il 21 aprile 1817, coli'opera Simon Boc-canegra di Verdi e col Vettor Pisani del maestro Peri, reggiano, espressamente scritta.
   Ne diede i disegni l'ing. prof. Cesare Costa di Modena e le opere murarie furono condotte sotto la diretta sorveglianza dell'arch. Antonio Tegani da Reggio. L'edilizio si presenta sulla fronte in linee pressoché classiche, con un porticato o pronao ad architrave reggente una bella terrazza in marmo, sulla quale si aprono le grandi finestre del Casino, Società o Ridotto, intercalate da lesene ioniche correnti fino al cornicione ed in rispondenza colle colonne del porticato. Al ricco cornicione sovrasta un attico adorno delle statue allegoriche dell Istruzione, del Lavoro, della Virtù, del Dramma, della tragedia, della Gloria, del Verso, del Romanzo, del Silenzio, della Curiosità, del Diletto, della Danza, della Commedia, della Musica, della Pittura, del Pudore, della Moderazione, ecc., dovute a buoni scultori del tempo, quali il Piccioli di Modena, l'Ilario:; ed il Rabaglia, parmigiani, il (Sedotti ili Reggio, ecr
   Sulla loggia laterale sorgono altre statue di soggetto classico, quali Medea,Edipo, Achille, Attilio Regolo, Prometeo, Dedalo, ecc., del Beilotti, del Chierici, ecc.
   Sotto il portico o peristilio, fra gli archi delle cinque porte immittenti nell'atrio, sì notano quattro medaglie a fondu cavo, opera di Paolo Alrotti, reggiano e portano le teste (li Menandro, Sofocle, Euripide, Aristofane.