238 Parte Terra - Italia Centrale
» Il carattere storico-monumentale della Collezione — scrive il prof. Jona, dal cui discorso inaugurale del Museo riordinato abbiamo desunto le notizie — è stato conservato maggiormente, avendolo riordinato e classificato secondo lo stato della scienza alla line del secolo scorso ».
Gli oggetti fuori serie ed i ricordi personali di Lazzaro Spallanzani trovarono posto nel grande secondo atrio d'ingresso del Museo stesso.
L'ampliamento dei locali consentiti dal .Municipio ha permesso di distribuire metodicamente tutte le altre collezioni formanti il Museo Generale di storia naturale, occupante complessivamente un'area più che tripla in confronto alla precedente. Un vasto e bene illuminato salone di circa 25 metri di lunghezza racchiude tutte le collezioni animali ; una bella sala è riservata alle preparazioni anatomiche ed alle mostruosità; un'altra sala è per gli erbari e gli esemplari di vegetali; il braccio parallelo a quello racchiudente la Collezione Spallanzani serba le raccolte mineralogiche e geologiche ; una sala è destinata ai fossili; ed havvi infine un laboratorio, un magazzino, i locali per la Direzione ed un'aula per le lezioni.
Tutte le raccolte del Museo Generale sono state classificate secondo le esigenze della scienza moderna e gli esemplari furono corredati di cartellini descrittivi, coi nomi scientifici, volgari e, dove fu possibile, anrhe dialettali degli oggetti. Furono intitolate a Giambattista Venturi le gallerie di mineralogia e geologia; ad Antonio Vallisuieri la sala delle raccolte zoologiche; a Filippo Re quella degli erbari; a Paolo Assalilo la sala delle preparazioni anatomiche ed a Giambattista Secchi quella racchiudente le raccolte dei fossili
Museo Chierici di Paletnologia e Storia Patria. — Anche questo importante Istituto educativo ha sede nell'edifizio di San Francesco. Ne fu fondatore il prof. cav. Gaetano Chierici, sacerdote, che fin dal 1863 si era dato a raccogliere oggetti riguardanti le varie epoche della storia umana nella regione. Dapprima il Museo fu chiamato semplicemente di Storia patria ; ma morto, nel 1886, il prof. Chierici, il Comune volle onorare la memoria del benemerito scienziato coll'intitolare da lui quel Museo, che era stato, si può dire, opera precipua della sua v ita.
11 Museo Chierici ha ingresso comune con quollo Spallanzani ed in quest'atrio, comune ai due Istituti, vennero murati varii frammenti di musaici romani e medioevali trovati scavando in varii punti della città ed altri provenienti dalla cattedrale primitiva di San Tommaso, rinvenuti dal Chierici e da lui collocati a posto. È pure notevole il musaico d'una casa romana, rinvenuto e collocato a posto dal prof. Naborre Campanini, ispettore ai monumenti e scavi.
Il Museo di paletnologia è riccamente fornito di materiale raccolto dal Chierici e da questi metodicamente classificato e descritto, riguardante le incursioni e le dimore successive degli antichissimi popoli nella provincia reggiana dalle epoche preistoriche sino al periodo romano. Possiede inoltre un ricco materiale comparativo coli altre Provincie d'Italia. Importantis-
sima è pure la raccolta di sepolcri preistorici scoperti a Itemedello sul Chiese, scavati e collocati dal dottor Giovanni Bandieri.
La Sezione etnografica è costituita dai molti e curiosi doni che il Negus Neghesti Johannes Kasha — il predecessore di Rleiielik —fece al viaggiatore, reggiano Capitano Vincenzo Ferrari, e da altri oggetti esotici.
• Nel Gabinetto di Storia patria si conservano ricordi e cimeli! di illustri cittadini reggiani che ebbero parte nei rivolgimenti politici della fine del secolo scorso e nelle guerre napoleoniche ; dì altri che cospirarono colla Carboneria e la Giovine Italia; che combatterono nel 1848-i'J od in altra guisa ebbero parte al movimento per l'indipendenza nazionale. Si conserva in questo gabinetto il ricco ed interessante medagliere, che lo storico e patriota Nieomede Bianchi lasciò a Reggio, sua città natale-
Annesso al Museo di paletnologia havvi un'interessante Gliptoteca 8 raccolta di marmi antichi, iniziata dallo stesso Chierici e continuata dal prof. Naborre Campanini, succeduto al Chierici nell'uflicio di regio ispettore dei monumenti e scavi per la provincia di Reggio. Questo raccolta è formata da monumenti romani, medioevali e del Rinascimento rinvenuti nella città e nella provincia. La ristrettezza dello spazio non consentì di dare agli esemplari la voluta disposizione cronologica.
Nello stesso edilizio di San Francesco ha sede l'Istituto Tecnico intitolato ad Angelo Secchi, il celebre astronomo della Specola vaticana, morto negli ultimi anni e nativo di Reggio.
Biblioteca Comunale. — Questo importante Istituto educativo ha sede nell'antico palazzo di San Giorgio o dei Gesuiti in via Farini : edifizio di solida e severa architettura.
La Biblioteca Reggiana ha antiche tradizioni Fino dal 1395 si hanno nelle cronache del Comune memorie di molti libri donati da diversi cittadini per uso ed istruzione del pubblico. Nel 1473 il Comune fece erigere a proprie spese un edilizio ad uso di pubblica libreria. Da quest'antica istituzione, dalla soppressione dei conventi e delle corporazioni religiose sulla fine del secolo scorso e nel presente, e da molti cospicui doni di opere fatte da benemeriti cittadini, venne l'attuale Biblioteca Municipale, la quale è ricca di circa 70.000 volumi, tra cui qualche codice, molti incunabuli ed edizioni rare , molte opere liturgiche e sacre, molte edizioni dei classici e storici, ed ora è fornita di buon numero di opere e pubblicazioni moderne.
Altra piccola Biblioteca è quella del Capitolo dei canonici del Duomo, formata di circa 13.000 volumi, che, in forza d'una sentenza di tribunale, si dovettero staccare dalla Biblioteca Municipale e restituire al Capitolo, coll'obbligo a questi di mantenerli ostensibili agli studiosi.
R Archivio di Stato, — Nello stesso palazzo trovasi il lì. Archivio di Stato, costituito col materiale del già Archivio Generale Provinciale e col concorso del Comune di Reggio, della provincia, dell'Amministra-zioue delle Opere pie, del Consorzio delle Bonificazioni