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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Modena e Reggio nell'Emilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1902, pagine 328

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Modena
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   retto, terminate a capocchia, le seinielittiche, le verticali accartocciate, le marginali e le semilunate foggiate in mille maniere, da formare la serie predominante e caratteristica distintiva della classe lina dalla rozza, e persino gli stessi cumuli marnosi o terremare, da tutti gli altri monumenti scoperti nel Modenese.....Pochi sono gli esemplari raccolti nelle terremare modenesi ornati a borchiette di bronzo, a meno che le impressioni comuni e fatte con punta ottusa che adornano non poche stoviglie simboleggino l'ornamentazione a borchie, tale essendo a un dipresso il segno impresso sulle pareti dei vasi dalle borchie di bronzo cadute
   Assai rari sono nelle terremare modenesi gli oggetti in bronzo e pressoché tutti minuscoli e di minore importanza: consistono specialmente in coltelli-ascia, palstab, scalpelli, treccie, rotelle a più raggi o senza, lame di spade, lame di pugnali, spilloni, ecc., e per lo più disadorni. Fra gli oggetti d'osso si riscontrano, comunemente in corna di cervo, ascie, martelli, fusaiuoli, rotelle a più raggi o senza, spatole, punteruoli, spuntoni, aghi di diverse dimensioni, spilloni, pettini, rombi con fori passanti ed adorni di cerchiolini concentrici, ed oltre ad una quantità di pezzi che non si sa a che uso potessero servire; « cosicché — come aggiunge il citato autore — potreb-besi affermare che, dopo la ceramica, le ossa lavorate e non lavorate formano il materiale principale costitutivo del cumulo marnoso :>.
   Fra gli oggetti in pietra che si rinvengono nelle terremare modenesi sono comuni: i ciottoli di più specie appianati ad uso di macine a mano, i semisferici ad uso di macinelle, i missili per fionda, le coti per affilare ed i ciottoli dei torrenti e ghiaie diluviane; rari gli stampi per fusioni; rarissimi poi gli oggetti m selce piromaca, come freccie, coltelli e simili; scarse pure le scheggie grosse e piccole; rarissimi gli oggetti in giadeite e serpentino.
   (Jomunissinie nelle terremare modenesi sono le ossa di bue, pecora, capra, maiale, rare quelle del cavallo, del gatto; rarissime quelle dei volatili e dei pesci; comuni le valve, 11011 fossili, di molluschi, tra cui quello dell' Unto pìctoritm; comuni i fossili univalvi e bivalvi che si trovano nei bandii fossiliferi delle colline modenesi.
   Complessivamente il contenuto di queste terremare porta i detriti di un periodo della vita umana, nel quale le manifestazioni dell'arte o dell'industria sono appena iniziali, rudimentali. Questi cumuli, forse formati col rigetto, le immondizie, le spazzature inline, delle abitazioni ilei vari! villaggi o clan, ci danno, col loro contenuto, le traccio dell'esistenza di una popolazione di civiltà inferiore, e non di poco, a quella che lasciò di sè magnifiche tracciò nei sepolcreti della Certosa e (l'altre località del Bolognese; sepolcreti in gran parte del periodo etrusco, la datazione dei quali può oscillare dall'Xl al Y secolo avanti l'èra volgare. I cumuli delle terremare, contenendo per la maggior parte oggetti la cui fattura dinota un grado di civiltà assai inferiore a quello mostrato dalle reliquie dei non lontani sepolcreti ili Bologna, bisogna ammettere o che i fabbricatori delle terremare preesistettero ai creatori delle necropoli bolognesi, il che ci pare fondato e verosimile; o che viventi contemporaneamente a questi non fossero affatto suscettibili di progresso morale e sociale, ma ben anco fossero refrattari ad ogni scanfbio o traffico di oggetti cogli industriosi e pia civili popoli, dai quali, specialmente dal lato della vicina Bologna, erano circondati: il che ci pare assurdo.
   Ball esame delle terremare modenesi — che senza dubbio sono da annoverarsi fra i primissimi monumenti della vita umana in Italia -- è dunque logico arguire, che l'apparizione di questi pruni abitatori della regione emiliana risate a periodo ormai inafferrabile per la storia nostra; che, o autoctoni od immigrati, ebbero lunga incontrastata dimora in questa regione, ove vennero lentamente, ma notevolmente, perfezionando i prodotti delle loro industrie e lavorazioni ; poiché senza un soggiorno lungo ed indisturbato 11011 avrebbero potuto addensare la quantità enorme dei loro